I contributi d’esercizio che la Regione Siciliane eroga, a tutte indistintamente, le 137 Aziende esercenti servizi di linea su gomma, si riferiscono alla somma derivante moltiplicando i km. percorsi per un tot a km.
Dall’importo ricavato dovrebbe essere detratta una certa somma derivante (ma chi mai l’ammette?) dalla mancata effettuazione di alcune corse “saltate” per guasti tecnici o per motivi diversi (viabilità, traffico, assenza improvvisa del conducente etc.).
Già in passato si sono verificati abusi nell’effettiva prestazione (di solito autocertificata dagli stessi Gestori) ma, di certo, la più clamorosa è quella verificatasi a Messina e che ha portato addirittura all’arresto di diversi Dirigenti, Funzionari ed Operatori dell’Azienda che detiene la gestione del servizio urbano in quella Città….
Di là dall’increscioso episodio, premesso che la Regione Siciliana che eroga alle Aziende del tpl, “taglia e/o nega” i contributi a quelle Aziende che non applicano i contratti di lavoro o che non versano i contributi previdenziali dei propri dipendenti, segnaliamo, un vistoso “conflitto d’interesse” della Regione Siciliana che, nel versare contributi di varia natura ad un’Azienda di trasporto “propria” e, cioè, partecipata al 100%, qual è l’Azienda Siciliana Trasporti spa, “dimentica” di controllare se, in quella Società le Leggi che la stessa Regione ha emanato e che avrebbe il dovere di fare rispettare, tutto si svolga secondo norma.
Poiché l’Ast spa, anche se con il beneplacito dei Sindacati collaborazionisti aziendali NON APPLICA integralmente la contrattazione aziendale a TUTTI i dipendenti, negando loro alcune indennità (come agli ultimi assunti, ad esempio, ai quali IN AUTOMATICO si sarebbe dovuto applicare, una volta contrattualizzati a tempo indeterminato, integralmente la contrattazione sia nazionale che aziendale), riteniamo che con il suo lassismo la Regione, non bloccando i contributi alla “sua” Società inadempiente, sia entrata in pieno CONFLITTO D’INTERESSI creando danno erariale in quanto continua ad erogare soldi pubblici (non certo di Lombardo o di qualche Assessore) per cui l’argomento verrà segnalato, a cura del Sidast, alla Corte dei Conti della Regione Siciliana.
Ci dispiace ma noi non tolleriamo che parte dei dipendenti, i più giovani, siano privati di alcuni loro elementari diritti, quale, ad esempio, la non corresponsione del “monoagente” che, per giusta ripicca degli interessati, portano ad un decremento degli incassi “giornalieri” stante che, non essendo obbligati, gli operatori d’esercizio omettono il rilascio dei ticket ai viaggiatori che, in tal modo, si sentono autorizzati a viaggiare gratis ovvero in possesso di un virtuale passaporto “portoghese”.
Senza contare che pur in vigenza di un contratto integrativo che comporta un “premio di risultato” annuale, l’Azienda non esita, sullo stesso, a operare una piccola cresta e a non rispettare i tempi di elargizione oltre a non sognarsi nemmeno di procedere ad una revisione e ad un rinnovo dello stesso vecchio di nove anni…..
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