Molti sono gli studi scientifici che analizzano l’eventuale correlazione tra aborto procurato e cancro al seno, senza che ancora si siano tratte conclusioni definitive: il Breast Cancer Prevention Institute ha compilato al proposito una lista di 68 diversi studi effettuati in tutto il mondo a partire dal 1957, di cui 53 hanno mostrato qualche associazione.
Il risultato più netto l’ha ottenuto una ricerca sulle donne del Bengala, una zona dove il cancro al seno ha un’incidenza ridottissima e il procurato aborto ne aumenta il rischio di ben il 20%.
Molti studi sono stati anche effettuati sulle eventuali conseguenze psicologiche dell’aborto e su questo punto particolarmente c’è un acceso dibattito. La rivista scientifica “Psychiatry and Clinical Neurosciences” ha pubblicato nel luglio 2013 una sintesi delle ricerche sulle conseguenze psichiatriche e psicologiche dell’aborto sulle donne: su 36 studi esaminati, 13 indicano che le donne che hanno abortito volontariamente hanno un più alto rischio di depressione, ansia o abuso di sostanze; probabilità aumentata del 30% circa.
Le conclusioni dunque non possono ancora essere tratte; infatti molti ricercatori affermano che ulteriori ricerche devono essere effettuate e che nel frattempo sarebbe opportuno, soprattutto da parte delle associazioni professionali, sospendere le dichiarazioni, particolarmente quelle a carattere politico, su questa delicata materia.
Linda Gridelli