Considerazioni a margine delle prossime elezioni in Italia

Premesso che non voterei mai alcun partito che contenesse la parola “Rivoluzione” nel suo simbolo, stavo pensando, malinconicamente, all’inutilita’ del nostro voto. Riflettiamo un attimo. Mentre i politici nostrani si scannano (o fanno finta piuttosto di scannarsi) per mantenere una parvenza di dialettica politica, una volta che i governi vengono eletti e si insediano, rispondono poi solo alla UE, al G8, al G20, al Fondo Monetario, alla Banca Mondiale e soprattutto alla Federal Reserve, alla Banca Centrale Europea e alla Banca d’ Inghilterra. Quindi, a che cosa serve esattamente il nostro voto? Come incide concretamente sull’andamento sociale nazionale, dal momento che i cittadini a tutti gli effetti, non contano niente? La loro voce non e’ ascoltata neanche a livello locale, cittadino, penso a Roma o a Bologna, figuriamoci poi a livello nazionale…