Mrs. Eleanor Roosevelt presenta la Dichiarazione dei Diritti Universali dell’Uomo (1948)
Oggi ho riflettuto assai sul valore della vita umana e sulla unicita’ di ogni persona. In un periodo storico in cui sembra che la singolarita’ dell’esperienza e del valore della persona umana si perda in un depersonalizzante concetto assolutista di ‘bene comune’ e di ‘diritti umani’, stavo pensando appunto come collocare nel contesto moderno, il diritto alla vita e il diritto di scegliere se togliere la vita: mi riferisco all’aborto.
L’ Articolo 1 della Carta dei Diritti Umani dice:
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza
Ecco, mi domandavo appunto come si colloca il “diritto all’aborto” in questo contesto. Argomento spinoso… Guarda caso proprio oggi, Tom, un amico americano molto coinvolto sul fronte della difesa alla vita, mi ha inviato un video che parla da se’ e che vi proporro’ per primo. E’ la storia di una giovane madre che ha deciso di proseguire la sua gravidanza non ostante il parere opposto del medico, che la sconsigliava a causa delle gravi deficenze del feto.
Un gruppo a cui sono iscritta su Facebook inoltre, ha postato giusto stasera un video molto toccante che riporta la testimonianza di Gianna Jessen, una ragazza ora adulta, scampata miracolosamente, c’e’ da dirlo, anche se con diversi acciacchi, all’aborto. Abbandonata dalla madre, una donna oggi distrutta per la sua scelta, e data in affido, oggi Gianna testimonia in giro per il mondo la sua storia di “sopravvissuta all’olocausto silenzioso”, per dirla con le sue parole. Sono parole toccanti e probabilmente la amerete o la odierete, come dice lei stessa, ma vale la pena ascoltarla.
Infine, la testimonianza personale di Andrea Bocelli;
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