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Considerazioni sul termine "scrittore"

Da Spritzletterario
Da che mi occupo di libri, scrittura, recensioni e presentazioni vengo contattata da sedicenti scrittori che mi omaggiano del loro libro . Ma dico: un po' di rispetto per il tempo altrui?
C'è molta, troppa gente che scrive, pochissimi scrittori veri e una marea che vuole a tutti i costi definirsi tale. Perchè? Protagonismo puro.
L'acqua calda l'hanno già inventata, le storie d'amore modello "diario nel cassetto" hanno stancato. Perchè la gente scrive senza leggere? E' il primo dovere per provare poi a scrivere qualcosa. C'è la lista della spesa sulla quale molti potrebbero sfogarsi, ma non si chiamino scrittori! Poi con gli editori a pagamento la frittata è fatta.
Mi dicono "ho pubblicato un nuovo libro" rispondo "con chi?", et voilà: a pagamento. Le case editrici serie pubblicano dopo selezioni, che a pagamento ovviamente non si hanno.
Un po' di serietà, autoironia e consapevolezza dei propri limiti.
Raccolte di racconti tutti uguali, poesie noiose che chiamarle tali è una bestemmia, gente che non ha idea di cosa sia una metafora, la scorrevolezza di un testo. C'è crisi, ma datevi all'ippica che è meglio. Chi scrive per dire al mondo quanto soffre dovrebbe guardarsi attorno e chiedersi a chi potrebbe interessare?
Esiste una categoria che si definisce "scriventi", alla quale appartengono i soci dello Spritz Letterario. Scrivono per passione, accettano consigli, epurano i testi da pesanti aggettivi inutili, si mettono in discussione e cercano di migliorare riscrivendo i loro brani più volte. Leggono e rispettano la scrittura e le sue regole:
n°1- umiltà.
+ LETTURA, - SCRITTURA= BENE COMUNE
m.

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