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Conta alla rovescia (cose che accadono ma nessuno sa) di Miriam Catera

Da Naimablu

28/12/2013
Questo che state per leggere è uno dei più bei regali di compleanno che abbia mai ricevuto. A donarmelo è stata un'amica che non solo segue la mia avventura d'inchiostro, ma che si affeziona sempre alle mie storie e fa amicizia con i personaggi che le animano. Per la verità, qualche volta fa anche richieste favolettose, ma imparerete a conoscerla tra le righe di questo delizioso racconto in cui troverete tanto della Valentina che scrive e della Valentina per com'è davvero, il tutto in un'atmosfera surreale e ironica che non solo caratterizza questo racconto di Miriam, ma anche la mia vita :)
Grazie di cuore, Miriam ...
Conta alla rovescia (cose che accadono ma nessuno sa).
di Miriam Catera
Conta alla rovescia (cose che accadono ma nessuno sa) di Miriam Catera
Immagine di LavennnzOsy
20/12/2012 ore 23.00


"... e quindi Pino il rospino saltò così in alto da raggiungere il ramo dove canticchiava la sua bella Canterella. Prese il coraggio nelle ventose e le urlò: "CANTERELLA, IO TI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO. Sposami!". E lei, guardandolo attentamente e senza pregiudizi, scoprì la sua vera bellezza, al di là del verde vomitino della sua pelle, degli occhi a palla sporgenti e della voce gracchiante scocciante...". La porta vibra per i colpi. Mh, la Porta Bussante, pensa V, sghignazzando tra sè per aver trovato un altro personaggio per le sue storie.

"PRONTOOOOO!"
"Ciao M, mi hai spaventata! E perché dici pronto come se stessimo al telefono?"
"AHAHAH scusa scusa. Allora a che punto sei?"
"Sto scrivendo. Come quando me lo hai chiesto dieci minuti fa."
"DAVVERO? EVVIVAAA..."
"Tu mi commuovi. Vuoi tanto bene alle mie storie, ai mie pers..."
"Sìsì va benissimo" la interrompe M. "Allora, si baciano?"
"Mah, veramente sono sprovvisti di bocca, ecco. E' un amore platonico..."
"NOOOOOOOOOO... Si può sapere perché fai così, eh? Fai accoppiare rane, giraffe, uccelli, gusci e non li fai mai baciare. Che favole sono le tue?"
"Favole, appunto! Non hot love stories vietate ai minori."
"..."
"Va bene. Hai vinto. Da qualche parte ci piazzerò una cosa smielosa che piace a te."
"OHHH GRAZIE. Ti voglio bene."
"Meno male, va'". La lovestalker richiude la porta e la lascia sola, meditabonda. Bisogna piazzare un bacio da qualche parte, pensa V. Mentre si lambicca il cervello ecco che il telefono squilla davvero.
"Ah ciao, Silvia. Sì certo, raccontami."


20 min dopo


"MA SECONDO TE! Mi stai dicendo che vi siete conosciuti in discoteca, che lui all'inizio c'ha provato con la tua amica, che poi lei non c'è stata e quindi s'è accontentato di te. T'ha portata a casa sua, ma abita ancora con la madre che gli fa il bucato etc e tu mi stai ancora chiedendo cosa c'è di male in questa storia e come mai non sei felice con lui?! Ripeto: MA SECONDO TE!"


Altri 10 min dopo


Non posso, non ce la faccio! V è sconsolata, ciò che ha appena appreso da Silvia sul genere maschile è davvero avvilente. Certo, non che lei non lo sapesse già, ma è ora di farla finita. I grandi occhi brillano di una luce inconsueta. Una voce dentro di lei continua a ripetere - abbandonati al lato oscuro della forza V, cedi al lato oscuro - altro che bacio, qualcuno sarebbe morto, o rimasto senza voce, o magari a uno stregone avrebbero strappato il cuore...

Le dita cominciano a pigiare sui tasti forsennatamente.
"Siamo nell'altrove, ovunque tu credi di essere è una menzogna, niente è reale, la realtà è vuoto da colmare in un mare di inchiostro che scorre via nella vita senza senso, senza riferimenti temporali tranne ORA ed ERA, senza riferimenti geografici tranne QUI o LI' o al massimo tra le nuvole del cielo mentre splendono le stelle, che sono sogni bellissimi che però non si avverano quasi mai perché la vita qualche volta è amara, ironica se vogliamo, ma di un'ironia greve, pesante come pece sulle ali di un passerotto che non può più volare, che non saprà mai più volare e..."
La tristezza si espande in tutto il suo corpo come un incantesimo maligno. Si rende conto della negatività del fiume di parole che scorre sulla tastiera, ma non ce la fa, non riesce a opporre resistenza. Cerca di pensare a coccodrilli nelle borse, a fiocchi di neve come batuffoli morbidi di cotone, ma niente, nella sua mente c'è posto solo per scheletri sulle panchine che muoiono di freddo senza amore, a signori P senza moglie, a innamorati che non si incontrano sulla via della Cerniera perché Asola non porta l'orologio ma ha chiesto l'ora a un Passante, ma quel Passante si è rivelato solo un invidioso del suo innamorato, le ha detto l'ora sbagliata, facendole mancare per sempre l'incontro col suo Bottone.
No no così non va! Una parte di lei lotta per ritrovare la positività dei suoi personaggi, ma la tentazione è troppo forte e lei sta cedendo. Con il calore dal suo cuore, stanno scivolando via anche i colori. Letteralmente, scivolando. Nel giro di qualche minuto V si ritrova in bianco e nero. Si osserva, riflessa nello schermo del pc e pensa beh, vabbè, son cose che capitano. E poi diciamocelo, sto una favola così retrò, fatta di contrasti, bianca come ferite senza sangue, nera come l'oscurità delle strade impervie dei sogni. Ma V sottovaluta il problema, non comprende la portata di ciò che sta davvero accadendo, dato che col passare dei minuti, anche il resto della stanza sta perdendo colore. Ancora poco e tutto il mondo reale si sarebbe piegato all'incantesimo malvagio che la sua mente accecata dall'ondata disequilibrante di noir e horror, sta veicolando. Come arrestare la fine del mondo? E dire che quegli adorabili maya avevano spedito nel futuro una raccomandata con ricevuta di ritorno proprio per evitare tutto ciò. Col senno di poi avrebbero anche potuto evitare di spendere di più per la ricevuta di ritorno, ma sono dettagli insignificanti rispetto alla catastrofe che si sta per compiere.
V continua a scrivere, imperterrita. La porta vibra violentemente, M grida a squarciagola - è  la fine, è la fine, è la fineeeeeeeeeeee, abbiamo finito il blu di prussia e il verde pistacchiooooo - ma V non l'ascolta.


23.50


Dopo i colori, anche le mani della nostra V stanno cominciando a perdere consistenza. Mentre picchietta scrivendo la sceneggiatura da proporre a Tim Burton, si rende conto che le sue dita stanno svanendo inesorabilmente.


23.55


Il letto della sua stanza si sbriciola, le pareti si dissolvono, la porta scompare. Esistono solo lei, il pc e la propria sedia. Fluttuano nel nulla che avanza. Il nulla che ha quasi inghiottito tutto. Niente sembra riuscire a distrarla dai suoi pensieri noir.


23.58


Un momento, pensa. Se scompaio io che ne sarà di Johnny Depp? E che ne sarà di tutte le storie fantastiche che mi permetteranno di diventare la favolettista migliore di tutti tempi? I miei sogni di gloria non possono svanire così! No no non è possibile! Presto, devo pensare a cose smielose, romantiche, giudiziose e con la morale dentro.


23.59


"... fu così che anche il mostro dalle mille teste scoprì cosa voleva dire essere amato. Permanente, colpi di sole, taglio e piega gratis per l'eternità lo avevano convinto che il mondo era degno di esistere e che la gente può rivelarsi un tesoro prezioso tutto da scoprire. Decise allora di non divorare più le persone, aprì un salone di bellezza per mostri con problemi di forfora. E vissero tutti felici e contenti. FINE"


00.00


V respira lentamente mentre il corpo, la stanza, le pareti e tutto il resto del mondo recuperano la giusta consistenza e una tonalità soddisfacente di sfumature. Meno male. Pericolo scampato. I maya avevano ragione, pensa. Nessuno al giorno d'oggi, in un mondo cinico e smaliziato, ha considerato che la fine del mondo può consistere nella perdita definitiva della magia. Ma finché ci sarà V nessuna magia potrà mai scomparire definitivamente dalla faccia della terra, anche se la terra stessa ne ignora l'esistenza. I migliori supereroi sono quelli che fanno dei propri poteri delle grandi responsabilità, magari nel silenzio. Ma che salvano davvero il mondo, stando semplicemente davanti a un pc.



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