Steven
Soderbergh ne ha inventata un'altra. L'autore di Sesso,
bugie e videotape (1989)
(Vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes), Ocean
Eleven e
dei suoi celebri seguiti, arriva al Festival del Cinema di Venezia,
nella sezione fuori concorso, con Contagion,
un film su una epidemia planetaria che schiera un numero
notevolissimo di star di Hollywood.
Il nemico, come si può capire dal titolo, è un virus che nasce in Cina dal passaggio dai pipistrelli ai maiali. Anche se il pensiero corre subito agli innumerevoli film catastrofici che dagli anni Settanta gli USA ci hanno riversato addosso, soprattutto nei tempi di crisi, la nuova creatura di Soderbergh vuole distaccarsi da quel fertile trend grazie a un tono estremamente realistico (che prende forza da una documentazione accuratissima sui meccanismi delle emergenze sanitarie), ad una narrazione concitata costituita soprattutto da un susseguirsi forsennato di eventi legati ai numerosi protagonisti e al taglio da reportage, pulito e diretto, che il regista ha voluto imprimere, come ha affermato durante le interviste al Festival, sottolineando di essersi ispirato a Tutti gli uomini del presidente, il celebre film del '76 di Alan J. Pakula che portò alla ribalta del pubblico lo scandalo Watergate che mise fine alla presidenza Nixon.
Il
cast stellare vanta presenze come Matt Damon (uno degli habituè dei
film di Soderbergh), Laurence Fishburne, Gwyneth Paltrow, Jennifer
Ehle, Kate Winslet, Marion Cotillard e Jude Law. Quest'ultimo riveste
il ruolo interessante di un blogger che vuole suscitare sfiducia
nell'organizzazione che cerca di gestire l'emergenza planetaria.
Infatti anche il mondo dell'informazione alternativa dei blog e dei
social network svolge una funzione importante nello snodarsi degli
eventi catastrofici della pandemia che corre il rischio di sterminare
la popolazione mondiale, e, per una volta, non è un ruolo positivo,
sebbene il personaggio di Law brilli di un fascino controverso
proprio per la sua ambiguità.
L'intento,
dunque, è quello di documentare cosa può realisticamente succedere
alla società e alle singole persone quando la salute e la vita
stessa sono messe a rischio, quando qualunque certezza e valore si
perdono nel caos. Il panico e la violenza che si scatenano mostrano
uno scenario pericolosamente verosimile, con i saccheggi per
accaparrarsi il cibo rimasto e la lotta per assicurarsi la salvezza
anche contro quella degli altri, in un climax di follia che vuole
indagare sulla natura morale delle scelte umane. Il dato interessante
di questo film è però certamente il valore della sceneggiatura che
ha fatto esprimere gli attori al meglio descrivendo le dinamiche
interiori dei personaggi prevalentemente attraverso le loro scelte e
le loro azioni.
Lo
sceneggiatore Scott Z. Burns, infatti, anche lui presente sulla
passerella di Venezia, ha rivestito un ruolo fondamentale nel film,
grazie all'efficacia dello script, insieme alla bravura registica di
Soderbergh che si conferma uno dei registi più amati dalle star di
Hollywood.

![[Rubrica: Italian Writers Wanted #12]](https://m22.paperblog.com/i/289/2897898/rubrica-italian-writers-wanted-12-L-cIVqIF-175x130.png)




