In caso di contestazione e per richieste di risarcimento inferiori ai 100mila euro, ci si può rivolgere all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), istituito da metà ottobre 2009 per volontà della Banca d’Italia. E’ un organo collegiale indipendente, deputato a risolvere le controversie per diritti, obblighi e facoltà su conti correnti, tassi, mutui, prestiti. Decide, insomma, su chi ha ragione e chi ha torto.
Le decisioni sono prese in via “stragiudiziale”, cioè il ricorso all’Arbitro offre un’alternativa più semplice, rapida ed economica rispetto al ricorso al giudice, che spesso invece comporta procedure complesse e anche molto lunghe. La decisione dell’Arbitro non è vincolante come quelle del giudice, ma se la banca è inadempiente il caso viene reso pubblico.
Il cliente può rivolgersi all’Arbitro solo dopo aver tentato di risolvere il problema direttamente con la banca. Se non rimane soddisfatto neanche delle decisioni dell’Arbitro, può comunque rivolgersi all’Autorità
giudiziaria.
La contestazione va prima presentata formalmente, per iscritto, all’Ufficio Reclami della propria banca. Se la banca non risponde entro 30 giorni, o risponde negativamente, allora si può fare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (non oltre i 12 mesi dalla presentazione del reclamo alla banca). La contestazione va inviata alla segreteria tecnica del Collegio di riferimento dell’Arbitro, e una copia va inviata subito alla banca.
I tre Collegi sono ubicati a:
- Milano, via Cordusio 5 – 20123, tel. 02724241. Milano decide i ricorsi dei clienti che hanno il domicilio nelle regioni del nord sino all’Emilia-Romagna compresa.
- Roma, via venti Settembre 97/E – 00187, tel. 0647921. Roma decide i ricorsi delle regioni del centro, compresa la Sardegna.
- Napoli, via Miguel Cervantes 71 – 80133, tel. 0817975111. Napoli decide i ricorsi delle regioni del sud, dalla Campania alla Sicilia.
In ogni caso il ricorso può essere inviato, invece che ad uno dei Collegi, in qualunque filiale della Banca d’Italia aperta al pubblico. I moduli si possono scaricare dal sito www.arbitrobancariofinanziario.it, o ritirare nelle sedi della Banca d’Italia.
Per l’avvio della pratica si devono pagare 20 euro e la risoluzione della controversia dura, in tutto, al massimo sei mesi.