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Convenzione nazionale Pd a Roma

Creato il 24 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Alla convenzione nazionale Pd a Roma, Cuperlo e Renzi parlano della loro idea di partito

Prove di fair play tra le diverse anime del Pd, alla convenzione nazionale che si tiene oggi a Roma, alla presenza dei delegati provenienti da tutte le provincie italiane. Prove di fair play innanzitutto tra i candidati più accreditati per la segreteria del partito, ovvero il sindaco di Firenze Matteo Renzi e Gianni Cuperlo.
Tuttavia nessuno dei candidati sembra rinunciare minimamente alle proprie idee e visioni del partito, a cominciare da Cuperlo, che dal palco della convenzione ha detto: “non siamo il volto buono della destra. Nessuno tra noi, ma davvero nessuno può immaginare di cavarsela da solo senza questa umanità (riferendosi ai militanti del partito). Mentre quell’umanità da sempre ha forza e passione per affrontare il mondo anche senza il migliore di noi. Per questo non è una buona idea annunciare che di loro si può fare a meno. Perché è più facile il contrario”.
Cuperlo sostiene anche come tocchi al Pd ora “condurre il Paese fuori dalla crisi più profonda della sua storia, crisi dell’economia. Del patto costituzionale. Di un’etica pubblica. Crisi delle élite e delle classi dirigenti responsabili di una regressione civile e culturale che nonostante tutti i suoi malanni questo Paese non meritava”.
A rispondere si trova proprio lo stesso Matteo Renzi, che della visione di un Pd non incentrato principalmente sugli iscritti ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia. Il sindaco di Firenze sembra rispondere però le rime allo stesso Cuperlo, quando dice: “ha ragione Cuperlo quando dice che non siamo il volto buono della destra, ma dobbiamo non essere più il volto peggiore della sinistra che non ha risolto il problema del conflitto d’interessi ed ha mandato a casa i suoi leader a partire da Prodi”.
Renzi ribadisce poi la sua linea sul governo delle larghe intese, che non devono essere senza se e senza ma, bensì devono avere obiettivi precisi di rilancio del Paese:”Il governo usi la nostra lealtà per poter essere efficaci negli investimenti; se no le larghe intese diventano solo il passatempo per superare il semestre Ue”.


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