Una Juve bella e divertente dà spettacolo allo Stadium contro il Verona, spazzato via con un sensazionale 6-1. Alla festa, rovinata in parte solo dal gol della bandiera di Nenè, partecipano molti giocatori in cerca di riscatto, come Giovinco, Morata e Coman: il primo va a segno due volte in 45’ e fa il bel e il cattivo tempo, lo spagnolo realizza il rigore del 5-0 mentre il giovanissimo francese incanta con una prodezza che termina la sua corsa all’incrocio dei pali.
In occasione di quest’ottavo di finale, la Juve di Allegri scende in campo con 4 titolari: Lichtsteiner, Bonucci, Pogba e Marchisio. Si rivedono Simone Pepe, a centrocampo, e la tanto richiesta Formica Atomica, in attacco. Il Verona di Mandorlini, invece, risponde con più titolari che riserve, ma deve fare a meno del suo bomber Toni. Queste, dunque, le formazioni:
Juventus col 4-3-1-2: Storari; Lichtsteiner, Bonucci, Ogbonna, Padoin; Pepe, Marchisio, Pogba; Pereyra; Morata, Giovinco. All: Allegri.
Verona col 4-3-1-2: Rafael; Sørensen, Márquez, Rodríguez, Agostini; Hallfreðsson, Tachtsidīs, Campanharo; Valoti; Nico López, Nenè. All: Mandorlini.
JUVENTUS 6 – 1 HELLAS VERONA (5’, 45’ Giovinco, 20’ Pereyra, 53’ Pogba, 63’ Morata, 79’ Coman – 57’ Nenè)
Davanti ad una splendida cornice di pubblico, accorso in massa allo Stadium, sono gli ospiti a partire bene, arrivando alla conclusione – potente ma poco precisa – dopo nemmeno 1’. Juve graziata da Campanharo, ma subito reattiva e letale dalla parte opposta: al 5’, Giovinco guadagna e trasforma un calcio di punizione da buona posizione, complice la tardiva reazione di Rafael. Il dominio bianconero porta al raddoppio firmato da Pereyra, bravo ad aggirare Rodríguez e a battere Rafael con l’esterno destro, e al tris ravvicinato di Giovinco, al termine di una discesa di Lichtsteiner sulla destra e annesso uno-due con El Tucumano. Hellas annichilito in 45’ e con poche idee. Da segnalare, in favore degli Scaligeri, solo la brillante giocata di Nico López e la pericolosa e violenta conclusione di Campanharo, indirizzata nel set ma deviata in corner da Storari. Per il resto, solo Juve, la voglia di riscatto di Giovinco e alcune giocate monstre di Paul Pogba.
Nella ripresa, la Juve di Allegri non cambia “musica” e sigla subito il quarto gol – abbastanza fortunoso – con Pogba. Tuttavia, l’intensità e la concentrazione calano per qualche minuto ed ecco che il Verona ne approfitta e trova il gol della bandiera con Nenè, completamente dimenticato da Chiellini. Partita riaperta? Niente affatto, perchè, poco dopo, Giovinco si guadagna un penalty, trasformato – col brivido – da Morata, che esulta velatamente. Col risultato in cassaforte, Allegri toglie la Formica Atomica, applauditissima, e inserisce Coman. Il francesino non perde tempo e si mette subito in mostra con un gol stupendo: riceve palla sulla sinistra, rientra, evitando un avversario, e batte Rafael con un destro violento. La sesta rete fa calare definitivamente il sipario a Torino, dove i bianconeri si qualificano, senza troppa fatica, per i quarti, dove incontreranno il Parma.
Giovinco è il migliore in campo, per doppietta, rigore procurato e il tanto movimento fatto. Ha sicuramente dimostrato il proprio valore, sfruttando una difesa, quella veronese, completamente da rivedere.
Male, invece, tutta la retroguardia di Mandorlini, ma la “palma” del peggiore va a Rodríguez. Quantomeno Márquez mette lo zampino nel gol di Nenè.
Testa ora all’impegno di campionato che vedrà Juve e Verona nuovamente di fronte, nuovamente a Torino, ma, questa volta, ci saranno i tre punti in palio.
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