Dopo 26 anni di digiuno, il Napoli raggiunge i quarti in una competizione europea. Sarà il Wolfsburg l’avversario degli Azzurri. L’ultima volta fu nel lontano 1988/89, quando i Partenopei guidati da Maradona vinsero la Coppa Uefa.
Dopo 26 anni di digiuno, il Napoli raggiunge i quarti in una competizione europea. Sarà il Wolfsburg l’avversario degli Azzurri. L’ultima volta fu nel lontano 1988/89, quando i Partenopei guidati da Maradona vinsero la Coppa Uefa.Lo 0-0 in terra russa regala al Napoli la qualificazione ai quarti di Europa League, la prima volta dell’era De Laurentiis. Un traguardo che porta la firma di Higuaín, un altro argentino all’ombra del Vesuvio. Dal Pibe al Pipita. Il numero è diverso, il piede pure, ma il colore della casacca non cambia ed il profumo d’Europa non può che rievocare un passato non troppo recente.
L’ultima volta del Napoli ai quarti di finale risale alla Coppa Uefa della stagione 88/89. Anche allora, come adesso, ad approdare ai quarti furono solo due squadre italiane: gli Azzurri e la Juventus, che vennero poste l’una di fronte all’altra. I Partenopei si giocarono la qualificazione alle semifinali nel ritorno al San Paolo, battendo la Vecchia Signora per 3 reti a 0, risultato maturato nei tempi supplementari con il goal di Renica.
In semifinale i Partenopei si trovano di fronte il Bayern Monaco guidato da Jupp Heynckes. L’andata a Fuorigrotta è ancora una volta essenziale e i padroni di casa si impongono per 2 a 0 grazie alle reti di Careca e Carnevale, ottenendo, poi, la finale grazie al 2 a 2 in terra teutonica.
Maradona e compagni hanno la strada spianata e la spinta degli 80 mila dello stadio San Paolo li porta ad imporsi sullo Stoccarda di Jürgen Klinsmann, nella finale di andata, per 3 a 1, con reti di Maradona, Careca e Gaudino.
La finale di ritorno in Germania è intensa ed il Napoli va subito in vantaggio con Alemão. Klinsmann firma il pareggio, ma El Pibe de Oro sale in cattedra e con una magia serve Ferrara, che firma il goal di destro al volo, per poi regalare l’assist a Careca. I tre goal condannano lo Stoccarda, ed il 3 a 3 finale porta la coppa all’ombra del Vesuvio per la prima e finora unica volta nella storia azzurra.
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