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Cornuti e mazziati

Creato il 09 dicembre 2012 da Zirconet @zirconet

vauro
Siamo a dicembre, è domenica. Tempo fa saremmo stati in piena estasi natalizia con i week end da passare per centri commerciali e outlet per cercare un regalo per tutti, parenti e amici. Quest’anno il clima è diverso, che ve lo dico a fare… Dicembre 2012 significa l’approssimarsi della scadenza dell’ultima rata dell’IMU e la PROFEZIA DEI MAYA, sullo sfondo, ma è solo un’eco lontana, ci sta pure papa Benedetto XVI che è costretto a farsi l’account su Twitter per ricordarci che il 25 è nato Nostro Signore il Gesù Bambino.

In un clima come questo la voglia di scherzare è davvero poca. Nell’ultimo anno ci hanno costretto a fare l’ennesimo buco alla cinghia per i sacrifici che quelli che stanno in alto ci hanno gentilmente richiesto (per non fare la fine della Grecia). Il malcontento dilaga non tanto, come i media vorrebbero fraudolentemente farci intendere, per l’entità degli antipatici salassi, ma perché a fare i sacrifici sono chiamati sempre i soliti tapini, quelli che le tasse le hanno sempre pagate anche se vivono in un paese che ti prende in giro se hai un minimo di senso civico. Poco più di un anno fa c’eravamo illusi che si fossero trovate le persone giuste per sistemare finalmente le cose e “sconfiggere” un sistema che rende la classe dirigente italiana impreparata, furba e immorale: i fatti ci hanno dolorosamente riportato alla tragica realtà.

Come accade ed è sempre accaduto lo scivolone è stato repentino, anche se a continuare a “camminare” sul bagnato come ha fatto l’Italia negli ultimi decenni c’era da aspettarselo che prima o poi sarebbe accaduto, la risalita della china è lenta e faticosa, soprattutto al giorno d’oggi, in tempi di magra per tutti,  dove la concorrenza è spietata. Se tutto ciò che è stato fatto negli ultimi mesi dal governo del professor Monti è davvero servito a qualcosa lo potremo vedere solo tra qualche mese/anno.

Così mentre ci arrabattiamo con la vita di tutti i giorni con la testa piena di spread, default, ecc… e proviamo sulla nostra pelle cosa significhino i dati sulla disoccupazione e la crescita che non cresce, ci possiamo trastullare con le solite beghe di condominio con i quali tutta la classe politica italiana cerca di spartirsi le risorse, non nel senso politico del termine a favore di tutti, ma tra loro e i loro amici. Per non annoiarci, invece di darsi da fa fare e guadagnarsi lo stipendio, Bersani e Renzi ci hanno pure infinocchiato con le democratiche primarie (una farsa che è costata diversi milioni di euro), lasciando al cattivissimo Monti di fare ciò che andava fatto e che loro non hanno il coraggio di fare per paura di perdere il consenso.

Perché in Italia il politico anziché essere spinto dagli ideali (pfuff!), dal senso civico (doppio pfuff!) e dalla lungimiranza che si attenderebbe da chi è chiamato a gestire il bene pubblico, ha fatto di ciò che dovrebbe essere una missione una professione con il fine ultimo di tenersi stretta la poltrona “faticosamente” conquistata, cercando consenso anche se questo manda a scatafascio il paese.

Un po’ ce lo meritiamo pure, visto che ogni volta ci facciamo abbindolare, se non addirittura ce ne freghiamo. Ogni volta che ci chiamano alle urne sembra che ci dimentichiamo delle maleffatte e delle furberie. I masochisti votano per “partito preso”, come se ci trovasse allo stadio per tifare per la squadra preferita: i sempre meno che votato lo fanno con la pancia (per non scendere giù in basso), senza usare il cervello.

Questa settimana gli ultimi barlumi di speranza si sono sgretolati. In questo clima sfiancati dai sacrifici ci troviamo all’indomani dell’ennesimo scivolone. Guardando solo alla propria convenienza elettorale c’è il milionario Berlusconi che rischia il tutto per tutto mandando in fumo tutto il lavoro sin’ora fatto. Si sono riempiti la bocca con le solite parole a favore del popolo azzerando in realtà irresponsabilmente azzerato le poche riforme a loro sfavore. In pratica la politica si è rivoltata contro al governo solo tanto loro si trovano e si ritroveranno con le tasche piene e alla fine il conto saremo come al solito noi a doverlo pagare.

E ci ritroviamo CORNUTI e MAZZIATI. Forse l’unica nostra speranza rimane davvero la FINE DEL MONDO: oppure ci si vede a febbraio al voto… per l’M5S.


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