Magazine Cucina
Non credo esista periodo più temuto dai negozianti (soprattutto di abbigliamento) di quello dei saldi di fine stagione invernale. Gente che si accalca tra gli scaffali, attende in file interminabili fuori dalle vetrine di famosi designer o, peggio, mette a ferro e fuoco i negozi con scene degne del film “Attila, il flagello di Dio”: andiamo sbabbari!
Questa volta no. I saldi della collezione invernale 2011/2012 sono molto sobri. Come il nostro nuovo Governo. La gente spinge meno, è aggressiva ma con più autocontrollo e soprattutto non compra. Lo ammetto, non amo andare per negozi durante il periodo dei saldi. Troppa confusione, troppo frastuono. Già fare spese il sabato pomeriggio durante l’anno è per me fonte di stress e di rabbia. Vi siete mai imbattuti in improbabili guru dello stile tamarro il sabato pomeriggio nei negozi del centro?
Ecco, durante i saldi aprono le gabbie e via, tutti in giro a comprare le magliette Energie e poi a fare un giro da Gucci. Ieri però mi sono imposto di uscire e andare per negozi. I guru del tamarro ci sono sempre, ma sono più sommessi per via della crisi. Certo perché c’è la crisi. Si infatti. La crisi. Una parola in grado di rovinare anche la tombolata di Natale! Ho fatto ambo, quanto vinco… eh poco, c’è la crisi! E che cavolo, per una volta che faccio ambo!
Si è vero, non è un gran bel periodo. Però riflettiamo un attimo: non vi sembra tutto un po’ pilotato? A me pare proprio di sì. Con giornalisti che ci marciano (e ci campano) perché parlare di crisi vende più copie o alza gli ascolti. Vedremo di cosa parleranno durante gli Europei o le Olimpiadi. Per qualche settimana non ci sarà crisi, ma solo notizie più importanti tipo quali calzini indossano i giocatori della nazionale.
Lo so dovrei parlare di stile, fashion e food.
Ecco, tre cose che fanno grande il mio Paese. Sostengono (alla grande) l’economia, attirano capitali stranieri, persone da tutto il mondo, ma sono soprattutto espressione dell’ingegno italiano che nessuno al mondo ha.
Lo so, andare a fare spese e comprare ciò che è definito superfluo in questo periodo è un po’ come correre con le forbici in mano. Perché, è normale, abbiamo paura. Farci spaventare invece non è normale. L’importante è avere fiducia che in Italia, alla fine, tutto sommato non si sta poi così male.
Saremo pure uno stivale, ma di Prada!
Grazie a: www.prada.it
www.energie.it
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