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Corruzione, l’Anm contro il Governo: “Più determinazione, riforme deboli”. Boschi: “Applichino le leggi senza commentare”

Creato il 21 dicembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

“Lo dico anche da avvocato: i magistrati dovrebbero parlare attraverso le loro sentenze, applicare le leggi, non commentarle o scriverle, quello spetta ai parlamentari”. Questa la dura replica del ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, alle critiche mosse dall’Anm sulle proposte anti-corruzione del governo, giudicate deboli dal palco del comitato direttivo a Roma. “Sono anni che si rinviano le riforme e sono anni che i politici cercano scuse per non lavorare, per non fare le riforme – dice -. Io credo siano un’urgenza, e non credo si possa aspettare ancora”.

(associazionemagistrati.it)

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La presa di posizione dell’Anm contro la politica: “Meno stupore e scandalo e più determinazione per le riforme”. “Oggi i toni indignati vorrebbero rimediare alla debolezza delle riforme, per altro in larga parte più annunciate che realizzate. Dunque, al governo noi chiediamo meno stupore e scandalo e più determinazione”. Lo ha detto il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli, al Comitato direttivo centrale. ”Le cronache giudiziarie hanno ridestato un dibattito che pareva sopito”, su proposte che suscitano divisioni politiche, “ma anche questo accendersi episodico di fiamma appare effimero”, sottolinea Sabelli. ”I toni di indignazione che la politica intera ha levato all’esplodere dell’ennesimo gravissimo scandalo stridono con la debolezza delle annunciate proposte governative: aumento della pena e limiti al patteggiamento. Proposte che rischierebbero di scoraggiare ogni collaborazione e rendere ancor più saldo quel patto che lega corrotti e corruttori nell’omertà di un accordo fondato sulla comune convenienza”.

Sabelli ha richiesto una proposta di legge adeguata per contrastare la corruzione. Sabelli ha ribadito anche l’auspicio che le “sia presentata una proposta di legge adeguata alla gravità della corruzione, sempre più saldamente collegato ai fenomeni mafiosi”. Una proposta, ha spiegato, “mirata, severa ed efficace, da approvarsi in tempi molto brevi, che raccolga le indicazioni contenute nelle convenzioni internazionali e preveda meccanismi premiali per chi collabora, efficaci strumenti investigativi e un’ampia equiparazione, ai fini processuali, fra corruzione e crimine organizzato. Ci auguriamo che non ci si limiti invece a pochi, modesti ritocchi, inseriti in fretta in qualche ampia proposta di legge – ha concluso Sabelli – destinata a lunghi percorsi parlamentari e magari a impantanarsi, una volta scemata l’indignazione del momento e archiviato il ricordo dell’ultimo scandalo”.

“Responsabilità è ossessione politica”. Quella della riforma della responsabilità civile dei magistrati “costituisce una specie di ossessione della politica”, “da 30 anni almeno”, ha detto Sabelli, al Comitato direttivo centrale convocato per discutere le forme di mobilitazione. Anche dopo le modifiche al testo poi approvato dal Senato per un chiarimento interpretativo, l’Anm rimane critica sull’abolizione del filtro di ammissibilità e sulla nuova causa di responsabilità da travisamento del fatto o delle prove. (ANSA)


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