Carbo Vegetabilis
DENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino: Carbo vegetabilis
DESCRIZIONE: è di colore nero lucente e molto poroso.
CENNI STORICI: viene usato come combustibile, adsorbente e antiputrido; in passato veniva usato per uso topico in caso di piaghe e ulcere; in tempi più recenti ha trovato indicazione come adsorbente.
COMPOSIZIONE CHIMICA: è un composto del carbonio e contiene una piccola percentuale di carbonato di potassio.
PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica di Carbo vegetabilis si ottiene per triturazione del carbone vegetale fino alla terza dinamizzazione, quindi si procede per diluizioni successive.
AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Apparato cardio-respiratorio: depressione dei centri bulbari, insufficiente ossigenazione, stasi capillare, cianosi, dispnea e lipotimie.
- Sangue: emorragie.
- Apparato digerente: dispepsia e meteorismo.
- Sistema nervoso: torpore mentale e apatia.
- Stato generale: astenia e scarsa capacità reattiva.
INDICAZIONI GENERALI
E’ indicato: nei casi acuti e cronici; nei bambini; negli anziani; nelle malattie gravi o terminali; dopo traumi, anestesie e interventi chirurgici; nel periodo della convalescenza dopo malattie acute gravi; nei soggetti astenici, scarsamente reattivi, freddolosi, ma con bisogno d’aria, incapaci di tollerare gli estremi di temperatura e di superare qualsiasi stress, inclini a stasi venose, emorragie, lipotimie, insufficienza cardiorespiratoria e turbe dispeptiche, tendenzialmente apatici, abulici e con frequenti deficit prestazionali.
QUADRO CLINICO
• Bambino
Nella storia del paziente sono di frequente riscontro: minaccia d’aborto, ritardo della crescita intrauterina, asfissia o sofferenza neonatale, malattie esantematiche o infantili caratterizzate da complicazioni e decorso grave, salmonellosi, virosi, setticemie, tossinfezioni alimentari, incidenti, ferite, interventi chirurgici, emorragie, shock, soppressione di eruzioni o di secrezioni, abuso di medicinali e stress psicofisici.
Le malattie acute hanno un decorso grave e caratterizzato da molteplici complicanze. Le ferite cicatrizzano lentamente, suppurano e assumono un andamento torpido. Le malattie esantematiche spesso sono complicate da bronchite asmatiforme e seguite da otite, otorrea, ipoacusia, congiuntivite, diarrea, asma e bronchite cronica. In genere è freddoloso e ipersensibile al freddo. Le mani, i piedi e le ginocchia spesso sono ghiacciate, diventa cianotico dopo bagni freddi e può presentare crisi di ipotermia. Tuttavia, ha bisogno d’aria, non tollera il caldo eccessivo, si aggrava dopo bagni caldi e può presentare disturbi cronici dopo insolazioni o soggiorni in climi tropicali.
Si stanca facilmente, non sopporta gli sforzi fisici intensi, ha bisogno di dormire molto, spesso si ammala nel week-end o prima di avvenimenti importanti.
Desidera cibi acidi e salati, pane tostato e cibi che non tollera, come i grassi, il burro e i gelati. Va soggetto a: congiuntiviti, otiti, disturbi della dentizione, faringite cronica, verminosi, dissenteria, diarrea, rinite, laringite, asma, processi broncopneumonici e dermatiti. Il rendimento scolastico in genere è mediocre o insufficiente. Apprende lentamente e con molta difficoltà, spesso è distratto, non riesce a concentrarsi, dimentica fatti e dati anche recenti e il pensiero è rallentato e piuttosto vischioso. Anche la personalità è mediocre, di scarso rilievo. E’ privo di immaginazione, di interessi, di ambizione e di vivacità, fondamentalmente apatico e indifferente anche nei confronti dei genitori. Ha paura di essere abbandonato e di tutto ciò che non conosce, è molto timido in pubblico e spesso totalmente dipendente dalla madre. Spesso si maschera per darsi un contegno. E’ gentile, sorride in modo stupido, cerca di conquistare affetto e protezione, ma è poco spontaneo anche nelle manifestazioni affettive.
A volte può essere aggressivo, impulsivo e imprevedibile per mancanza di controllo e per indifferenza.
• Adulto
Il viso spesso è pallido, ma diventa congesto dopo assunzione di vino o eccitanti. Si stanca facilmente, è privo di energia e incapace di superare agevolmente malattie acute, interventi chirurgici o qualsiasi tipo di stress. E’ freddoloso, ma non tollera gli estremi di temperatura e ha sempre bisogno d’aria. Va soggetto a: collasso, lipotimie, insufficienza cardiorespiratoria, dispnea, cianosi, processi broncopneumonici, laringiti, emorragie, varici, processi suppurativi, turbe dispeptiche e meteorismo. Dal punto di vista mentale gli aspetti più caratteristici sono: i deficit prestazionali, l’apatia, l’abulia, la scarsa autostima, la sensazione di abbandono, l’ansia e l’irritabilità.
CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI
- Astenia con adinamia.
- Torpore mentale e apatia.
- Bisogno d’aria e necessità di essere ventilato.
- Tendenza alle emorragie.
- Tendenza alle lipotimie.
- Meteorismo marcato.
PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Vecchi cachettici, affetti da disturbi venosi, lenti, anche idioti. Persone la cui vitalità è indebolita da patologie debilitanti, con perdita di fluidi corporei o ferite.
2 - Torpore mentale; memoria debole; indolenza; paura del buio.
3 - Estrema prostrazione; stadio terminale di qualsiasi malattia, con facies ippocratica, cianotica, piedi e gambe freddi fino al ginocchio, sudore freddo, alito freddo, ecc.; polso filiforme intermittente.
4 - Disturbi digestivi con molta fermentazione addominale, enorme accumulo di gas, peggiora a livello della parte superiore dell’addome e stando disteso e migliora espellendo il gas dalla bocca o dall’ano; non ha voglia nemmeno del cibo più semplice; non ama la carne e soprattutto il grasso, i cibi grassi (Puls.) e anche il latte.
5 - Secrezioni molto maleodoranti.
6 - Sensazione di bruciore o dolori brucianti in vari organi.
7 - Emorragie venose, passive, persistenti, da ogni orifizio del corpo.
8 - Disturbi respiratori spasmodici, soprattutto negli anziani, peggiora dall’aria fredda dopo esser stato in una stanza riscaldata; secrezioni gialle e abbondanti; raucedine e afonia peggiora di sera e dall’aria umida.
9 - Mancanza di reazione ai rimedi anche se ben scelti.
10 - Il paziente sente freddo eppure ha bisogno di aria; “vuole essere sventolato” (Chin.), peggiora dal calore eccessivo, durante le mestruazioni e dalla costrizione.
TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
MUCOSE [APPARATO DIGERENTE; STOMACO]. CUORE [CIRCOLAZIONE VENOSA; sangue]. occipite.
- Lateralità del rimedio: Lato sinistro.
EZIOLOGIA
Esiti di gravi malattie; emorragie; perdite di liquidi organici; allattamento; shock chirurgici e anestesie; traumi; eccessi alimentari; intossicazioni alimentari; avvelenamento da arsenico; abuso di chinino, di mercurio o di medicinali; sforzi fisici; stravizi; eccessi sessuali; raffreddamento dopo aver avuto troppo caldo; insolazione; soppressione di eruzioni cutanee, di emorroidi, della sudorazione o della galattopoiesi.
SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: i deficit prestazionali, l’apatia, l’abulia, la scarsa autostima, la sensazione di abbandono, l’ansia e l’irritabilità. La vischiosità mentale, la difficoltà di concentrazione e di apprendimento e i disturbi della memoria a medio termine, denotano una compromissione della sfera intellettiva o dello stato di coscienza che giustifica in parte gli spiccati deficit prestazionali. L’apatia comporta indifferenza affettiva, con mancanza di interessi, d’immaginazione, di ideali e a volte di moralità; spesso si associa a un’inibizione della volontà con dubbi, incapacità di prendere decisioni e rallentamento psicomotorio o impulsività e irrequietezza.
Il basso livello di autostima e la difficoltà sull’operare un controllo cognitivo sulle istanze pulsionali alimentano l’ansia con sensi di colpa, comportano paure, irritabilità e un abbassamento del tono dell’umore. La personalità priva di spessore spesso lo induce a occultarsi, a mascherare sotto una facciata di amabilità il vuoto interiore e a ricercare negli altri solo sostegno e protezione.
MODALITA'
• Peggioramento
CALORE. PERDITE DI LIQUIDI BIOLOGICI. Raffreddandosi. PATOLOGIE DEBILITANTI. ALTO TENORE DI VITA; CIBO RICCO; cibo guasto; pollame. VITA SREGOLATA. Eccessivi sollevamenti di pesi. Camminando all’aria aperta. Pressione dei vestiti. Clima: temperature estreme, aria fredda della notte, gelo, umidità, vento sulla testa. Soppressioni. Vecchiaia. Leggendo.
• Miglioramento
ERUTTAZIONI. Aria fresca. Quando viene sventolato. Alzando i piedi. Allentando i vestiti in vita. Cantando. Bevande ghiacciate.
BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen