La metafisica è la disciplina che intende studiare le cause e il “perché” di ogni cosa, andando oltre la semplice considerazione dei dati empirici per indagare i principi primi che generano e determinano le cose esistenti.
Dal greco metà tà physikà, “oltre le cose sensibili (fisiche)”,essenzialmente è formata da due parole: Meta e Fisica. Meta significa cambiamento, trasformazione e l’al di là. Fisica è la scienza che tratta le proprietà, i cambiamenti, le interazioni, ecc., della sostanza e dell’energia.
Secondo Aristotele, la metafisica è la scienza prima, poiché essa si rivolge allo studio non di un determinato ente, ma allo studio di ogni ente in quanto ente, ovvero lo studio delle qualità generali e comuni ad ogni ente (cosa esistente)
Presupposto della metafisica è quindi la ricerca sui limiti e sulle possibilità di un sapere che non deriva in modo diretto dall’esperienza sensibile. I cinque sensi si limitano a recepire passivamente le impressioni derivanti dai fenomeni naturali entro una gamma ristretta di percezioni, e quindi non sono in grado di fornire una legge capace di descriverli, non sono in grado cioè di coglierne l’essenza.
La metafisica occidentale
Gran parte della metafisica occidentale è derivata, in forme più o meno velate, dal pensiero di Socrate, e in particolare dalla sua convinzione di «sapere di non sapere».
All’ambito della ricerca metafisica tradizionale appartengono problemi quali la questione dell’esistenza di Dio, dell’immortalità dell’anima, dell’essere “in sé” dell’origine e il senso del cosmo, nonché la questione dell’eventuale relazione fra la trascendenza dell’Essere e l’immanenza degli enti materiali.
Una delle problematiche principe della metafisica è la diatriba tra concezione dell’essere monista e concezione dualista.
I sostenitori del dualismo, dei quali Cartesio è un esempio classico, pensano la realtà secondo una dicotomia tra mondo materiale e mondo spirituale (che nell’uomo corrisponderebbe alla radicale distinzione tra corpo ed anima).
I monisti invece, un esempio ne è Spinoza, sostengono che la realtà sia riconducibile ad un’unica sostanza.
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