I racconti di Edgar Allan Poe, Einaudi.
Ci sono tanti libri che si possono leggere nel ponte di Ognissanti.
Quanto a me, vi consiglio questo. E, in particolare, il racconto che ha come titolo:
La sepoltura prematura.
Una scelta a lungo pensata, una scelta per tutti, ma in particolare per gli ipocondriaci e i timorosi come me e per chi si dimentica qualche volta di respirare a pieni polmoni l'aria del mondo.
Per ricordarci che c'è la morte, senz'altro, per tutti, nessuno escluso, che ci sono i Santi, per chi ci crede, cui affidarsi, ma che mentre leggiamo qui e scriviamo siamo ancora tutti inequivocabilmente vivi. Nel ricordo dei defunti, mi piace pensare all'opportunità che c'è ancora, oggi, di essere vivi e di fare qualcosa. Qualunque cosa; speriamo bella, e utile e piacevole per chi la fa.
E poi si parla di tazze e di anima, come non apprezzare?:
"Esser sepolti vivi è, non v'è dubbio, la più terribile delle stremità mai toccate in sorte a misero mortale. Che sia accaduto più e più volte non lo negherà colui che osa pensare. Sfuggenti e vaghi sono i confini che dividono la Vita dalla Morte. Chi può dire dove l'una termina e principia l'altra? Vi sono morbi, lo sappiamo, che comportano un totale arresto di ogni palese funzione vitale, e tuttavia si tratta propriamente di pause. Sono soltanto temporanee soste del misterioso ordigno. Un certo periodo di tempo trascorre, ed un'ignota, invisibile forza rimette in moto i magici ingranaggi, le ruote occulte. L'argentea molla non era allentata per sempre, né l'aurea tazza irreparabilmente infranta. Ma dove ma, nel frattempo, indugiava l'anima?".
Fantastico. Buona lettura.