Cosa succede in città

Rosella Sensi entrerà a far parte della giunta capitolina: è ufficiale. Avrà la delega alla promozione della città e allo sport. Al di là dell’ipotesi già ventilata nei giorni scorsi (in ogni caso la sentenza del Tar era attesa a breve), l’ingresso dell’ex “presidenta” della Roma è da ricercarsi nella candidatura della città alle Olimpiadi del 2020. Rosella Sensi, si sa, ha fatto tanto per la Roma. A lei va attribuito il merito del traghettamento della proprietà giallorossa dall’era opulenta del papà Franco all’attuale cordata americana. Tuttavia, questa, sa anche molto di nomina mediatica e dipinge un quadro che mi fu descritto tempo fa, a proposito di quote rosa e presenza femminile nelle istituzioni:
I partiti e i loro leaders sono i principali artefici del deficit di rappresentanza femminile. I partiti contano ancora molto nella selezione delle candidature, il cosiddetto “selettorato”, e nella gestione delle risorse finanziarie da destinare ai candidati durante le campagne elettorali. Difficilmente si punta su una donna, a meno che quest’ultima non abbia un capitale sociale personale, vale a dire una rete di conoscenze, nonché una visibilità acquisita in altri ambiti, come in quello del giornalismo o dello spettacolo, più raramente in quello imprenditoriale, da portare come “dote” al partito. È sempre il solito meccanismo che si ripete.
Francamente, spero di sbagliare. Ma ritengo sia un rischio buttare nella mischia un profilo sì tecnico, come quello di Rosella Sensi, ma poco avvezzo alle questioni politiche per quanto non sia la prima (né l’ultima) imprenditrice prestata alla res publica. Anzi, a dirla tutta confido in un suo “schiaffo morale”. Ne avremmo da guadagnarci tutti, qui in città.