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Cose che vorrei rifare

Creato il 14 dicembre 2010 da Selena
Da quasi un anno non son piú la stessa, la mia vita é cambiata, gli orari e i ritmi di prima son solo un ricordo, le mie abitudini anche. Ogni tanto tornano nella mia mente ricordi di una me passata, e sospiro...
Cosa vorrei poter rifare?
Cucinare.
Non che ora non lo faccia, ma non é come prima: musica, io preparando gli ingredienti per creare un piatto degno di nota, immersa nella cucina e nei profumi delle spezie per due o tre orette, per poi assaporare senza fretta i manicaretti preparati, seguendo o meno le ricette dei libri, scoprendo nuovi sapori.
Ora: durante la gravidanza ho cucinato, non avevo problemi, ma i tempi si son ristretti causa la stanchezza nello stare in piedi. Da quando é nato Gabi tutto deve essere fatto velocemente, preparando pranzo o cena senza pensarci troppo, senza musica in sottofondo, eliminando tentativi e creazioni strane, andando quindi al sodo: si deve mangiare, e quindi si cucina nel minor tempo possibile! Fare affidamento su Buddha meglio di no, l'ultima volta quasi brucio il pollo lasciato in forno perché io cercavo di addormentare Gabi mentre lui diceva di controllare il pollo....
Nota: la cucina di Buddha non é delle mie favorite...bene con la pasta e il riso, male con il condimento. Quindi volendo sopravvivere preferisco cucinare io, a meno che non sia troppo stanca o impossibilitata a farlo!
Leggere
Prima: prima di venire in Spagna leggevo moltissimo! Da quando vivo qui, colpa i ritmi di lavoro, gli orari, le poche ore di sonno, o all'inizio l'impossibilitá di trovarte libri italiani o la lentezza nel leggere quelli spagnoli (sempre se incontravo una libreria!) leggo molto meno. Comunque grazie ai viaggetti in patria, riempivo la valigia di libri (altro che cibo!) e adoravo portarmeli in spiaggia, in estate. Bagno e libro, un mix perfetto. O un buon libro al calduccio, sotto le coperte, nelle fredde seratine invernali senza riscaldamento in casa.
Ora: leggo quando posso, e le opzioni sono mentre pranzo o ceno, e non sempre é possibile, o quando vado in bagno, sempre se non son sola in casa, perché naturalmente Gabi ha il famoso radar del bebé che si attiva in quanto la madre mangia-dorme-va al bagno. Per riuscire a seguire la storia ho bisogno di libri con un tema specifico, come quelli di puericultura, o con capitoli corti. Comunque un Guerra e Pace lo scarterei dalla lista, giusto per dare un'idea. Tempo di lettura? Una o due settimane, se tutto va bene, se sono particolarmente interessata. Ho dei libri che non corrispondono alle esigenze attuali e che devono aspettare tempi migliori...purtroppo!
Fotografia
Prima: uscivo sempre con l'amata macchina fotografica, mi fermavo, fotografavo, prendevo tempo, e poi con Photoshop cercavo di creare l'idea che avevo in mente per quella foto, naturalmente imparando da sola ad utilizzare questo programma.
Ora: almeno riesco a far foto o mini video di Gabi, ogni tanto anche apro Photoshop e ritocco le mie occhiaie, per sembrare piú presentabile. Son mesi che trascuro la mia passione, anche per questa si aspettano tempi migliori!
Dormire
Prima: ovvio, dormivo quando volevo, e comunque non abbastanza, pensandoci ora, peró recuperavo, e nei giorni liberi mi svegliavo tardi, facevo colazione e la giornata continuava con il ritmo preferito. Quando lavoravo non avevo problemi con la sveglia, anche se nei giorni liberi adoravo stare a letto il piú possibile.
Ora: serve dirlo? Comunque dormo piú di prima, ecco, vediamo i lati positivi, prima era peggio, ora va meglio.
Tempo
Prima: decidevo come utilizzarlo. Sempre parlando dei giorni liberi (non fine settimana, perché lavoravo a turni, in aereoporto, tutti i giorni della settimana, quindi quando non lavoravo era giorno libero), sveglia tardi, colazione tranquilla, doccia, uscita - giri - o spese, pranzo tra le 4 o 5 del pomeriggio, cazzeggio sul pc o café con amici, cena tardi, verso le 22, alcuni film da vedere, birretta e sigarette, a nanna quando volevo....
Ora: mi sveglio quando vuole lui, mangio quando me lo permette, e sempre troppo rapidamente, esco per portarlo a far la spesa o le passeggiate, ho degli orari prestabiliti e senza troppe possibilitá di cambiarli, pranzo e ceno anche con orari italiani, se ho fame, e di solito ce l'ho (ora senza allattamento va meglio, resisto di piú), andrei a dormire alle 9 di sera, ma lui non me lo permette...insomma, non decido niente, mi lascio trasportare dalle sue esigenze!
Viaggiare
Prima: beh, andavo in Italia quando volevo, una o due volte l'anno, max 3 giorni, o me ne andavo in cittá, Palma o Málaga, quando ne avevo voglia, o organizzavo qualcosa.
Ora: vivo a Nerja da 10 mesi, e ancora non son riuscita ad andare a Málaga, prima per la panzona, ora per il pupo....i centri commerciali sono zona off limits, Gabi dopo mezz'ora inizia a piangere. Viaggi lunghi non ne faccio, se salta la siesta salta anche una buona nottata. Non esco la sera, se salta l'ora della sua buonanotte salta la mia buonanotte....e insomma, i viaggi piú lontani per me son andare al medico, a 30 minuti a piedi da casa mia, o al Lidl, sempre a piedi diciamo 20 minuti. Per il resto tante passeggiate per il paese e la spiaggia. si aspettano tempi migliori per allungare le distanze. Non serve dire che in Italia non ci son ancora andata con il pupo, non solo per i suoi ritmi, ma anche perché non ho voli diretti e un ipotetico volo vorrebbe dire 9 ore di scalo a Barcelona...io non voglio neanche immaginare 9 ore di scalo in un'aereoporto con un pupetto!!!
Indipendenza
Prima: ce l'avevo!!
Ora: cos'è???
Come detto, per tutto questo si aspettano tempi migliori!

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