Cose così

Col passare degli anni, la vita della puttana si fa sempre più dura: tette sempre più vizze, natiche sempre più cadenti, guadagnarsi da vivere comporta sacrifici sempre più avvilenti, mentre la dignità scivola lentamente, ma inesorabilmente, lungo prove sempre più degradanti, e il trucco si fa sempre più pesante, fino a diventare una maschera grottesca.Brutto spettacolo, la vecchia puttana. La guardi offrire, disperata, la sua sfatta mercanzia, e ogni sentimento ti sembra inadeguato, perché la pena, sì, ma fino a un certo punto, sennò lo schifo, sì, ma da che punto in poi? Si vende o mendica? Difficile capirlo, probabilmente si tratta di entrambe le cose: è venuta a svendersi per sempre meno e ora si offre per quasi niente. Di fatto sta che in lei non si rintraccia più alcun residuo di ritegno, ma neppure l’orgoglio di non averne, che poteva renderla eccitanteCosì Marco Pannella, che dopo aver battuto tutti i marciapiedi ormai non trova più uno straccio di cliente. Non va più bene a Berlusconi, che preferisce troie minorenni. Bersani guarda altrove e tira dritto, ché di pompe solo quelle di benzina. Monti? Ha paura di beccarsi lo scolo. Grillo? Figurarsi. Pure Storace, che pareva tutto un «dammela ché te lo do», poi nisba.E allora ecco la vecchia bagascia acconciarsi come può a beghina e andar per sagrestie, nella speranza di ciucciarlo a un prete in cambio di due soldi e un po’ di calduccio accanto alle candele accese sotto la statua dell’Addolorata.Puttana, sì, e da sempre, ma a don Coso fa presente che dentro ha sempre avuto un’anima cattolica apostolica romana. Radicale? Liberale? Anticlericale? Chissà chi gli ha messo addosso quelle «etichette». Puttana, sì, ma timorata di Dio. E con uno zio monsignore. Insomma, una figlia di Maria. Cose così...