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Cota e Rimborsopoli: cravatte, hamburgher e cene eleganti – Anche PD e M5S sotto torchio

Creato il 21 aprile 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

E’ già stata rinominata “Rimborsopoli” la vicenda che vede indagati 52 consiglieri regionali per peculato e utilizzo improprio dei fondi destinati ai partiti.
Ora anche Cota, insieme all’assessore Quaglia, sono nel mirino della magistratura.
Sono circa 19mila euro le spese che la procura contesta al Presidente della Regione Roberto Cota.

Cravatte, mazzi di fiori, cibi piemontesi DOP, hamburgher alle tre di mattina. E cene eleganti.
Domenico Aiello, avvocato difensore di Cota, assicura che “Abbiamo spiegato tutto alla magistratura. Nemmeno un euro pubblico è entrato nelle tasche del signor Cota”.
La magistratura ha chiesto spiegazione anche sull’acquisto di alcune biro (da poco più di una decina di euro) di marca piemontese, offerte a rappresentanti delle istituzioni, e sulle cravatte regalate a funzionari del centrosinistra dallo stesso Cota.

Nei conti “sporchi” anche cibi piemontesi raffinati, a quanto pari comprati e portati a Roma per essere cucinati durante una cena sulla valutazione degli alimenti da proporre per una vendita estera.
“Appena arrivato Cota ha rinunciato ai ‘fondi riservati’ che potevano essere spesi senza rendicontazione. Queste spese possiamo tranquillamente chiamarle ‘spese di rappresentanza’. Sarebbe paradossale” aggiunge Aiello “finire sotto inchiesta per delle spese che Cota avrebbe potuto sostenere personalmente”.

Il problema è che Cota questo non l’ha fatto. O che, per lo meno, dovrà dimostrare di non aver utilizzato soldi pubblici destinati a ben altro, invece che a queste spese “personali”.
Il presidente Cota infatti non si è mai dimesso da consigliere e quindi, essendo tutti i viaggi pagati in forza della sua carica presidenziale, ha pensato di essere in diritto di attingere ai soldi del Consiglio per le altre spese, per un totale di 500 euro al mese circa.
“I dieci, cinquanta o cento euro di diaria, rimborso pasti o trasferta dei consiglieri e del mio assistito non risolvono certo il problema del Piemonte” ha detto ancora l’avvocato “Mi chiedo quanto costi questa indagine e se davvero serva alla collettività, dopo 30 anni di operato tranquillo e pacifico, sempre avallato dalla Corte dei Conti”.
Una prassi consolidata da trent’anni, insomma, sembra dire l’avvocato.

Tra i 52 consiglieri regionali indagati (che verranno interrogati, al contrario di Cota che ha ancora ricevuto un appuntamento per un eventuale interrogatorio) risalta il nome di Bono, del Movimento5Stelle.
E dal web non si fanno attendere i commenti: “Se si scopre che ha avuto dei privilegi, subito fuori dalle scatole” e “Io la benzina la pago di tasca mia, se faccio colazione al bar è un problema mio”.
Alla fine l’ordine è chiaro: dimettiti e se sei innocente potrai rientrare. Prola d’ordine: nessun’ombra sul Movimento.

Anche nel PD, ormai frammentato dopo la batosta del Quirinale, volano parole grosse su Rimborsopoli.
Ad accendere la miccia è stato l’onorevole Esposito, con un messaggio su Twitter non appena ricevuta la notizia degli avvisi di garanzia per i rimborsi: “Che questa vicenda non diventi una scusa per egolare conti politici personali”.
La solidità del gruppo PD in Regione contro la maggioranza di Cota era e resta chiara, ma queste indagini non solo coinvolgono la maggioranza, ma anche il PD, senza distinzioni di sorta.
Ecco allora che parte l’imbarazzo e il risentimento di chi vuole vederci chiaro, di chi quei rimborsi non se li è mai potuti sognare, di chi (la minoranza) si è sempre attenuto alle regole.

Arrivano proposte riformatrici tra i silenzi imbarazzati di Saitta e di Palazzo Lascaris: “Il partito va rifondato” dice una voce anonima “sia in forma politica che economica. Non possiamo arrivare a tollerare il così fan tutti”.

Articolo di Matteo Rinaldi.

Arrivo del Presidente della Regione Roberto Cota all'inaugurazione di Porta Susa


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COMMENTI (1)

Da OK MORANDO SERGIO Crocefieschi Genova Malpotremo Lesegno Italia Argentina San Morando
Inviato il 22 aprile a 11:29
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Piemont Italy CHE VERGOGNA !!!!!!!!!!!!! E pensare che davano dei ladri a Roma... Ripugnanza e schifo !!! Lega auto distrutta dalla NON onestà. Comuni ,Uffici Regionali, Enti Pubblici ecc. ecc devono darne il buon esempio ed invece fanno veramente SCHIFO e codesto continuato pessimo fare fanno andare tutta Italia sempre più a catafascio !E la disoccupazione di ogni età si moltiplica !Ma codesti "esseri" continuano a sperperare ed usare denaro pubblico VERGOGNA ! Morando