Cottarelli: spegnere le luci e risparmiare 200 milioni di euro

Tenere le città più al buio e risparmiare 200 milioni di euro. Questa è l’idea del commissario della spending review, Carlo Cottarelli. L’idea è nata dalle immagini che spesso vengono prese in considerazione dagli analisti economici delle maggiori banche internazionali: immagini satellitari che ritraggono un’Italia enormemente illuminata di notte, con un conseguente spreco di denaro da parte dei cittadini. Pertanto, secondo l’idea di Cottarelli, basterebbe spegnere la luce più spesso e adoperarla soltanto quando necessario, per osservare un immediato risparmio di 100-200 milioni di euro. Una grande somma di denaro che deriverebbe da subito da una maggiore attenzione rivolta alle risorse e alle utenze. Lo stesso Cottarelli ricorda come una simile idea fosse già balenata nella mente dell’ex premier Mario Monti, senza tuttavia radicarsi in un progetto concreto. Le immagini satellitari, infatti, riportano un Nord Italia rischiarato a giorno durante le ore della notte. Questa panoramica spiegherebbe, dunque, come ha precisato Carlo Cottarelli, il consumo pro-capite annuo in Italia di 107 kWh, un autentico sproposito se solo si pensa che rappresenta il doppio rispetto al consumo di Paesi come la Germania e la Gran Bretagna, o un terzo in più rispetto ai cugini francesi. Ma ciò che più deve lasciar pensare, è la questione demografica. Nonostante i Berlinesi siano 2 milioni in più degli abitanti di Milano, quest’ultima consuma il doppio della città tedesca. Carlo Cottarelli ha voluto così spiegare come questo elevato utilizzo dell’illuminazione pubblica passi attraverso un’abitudine del tutto italiana di trascorrere le serate all’aria aperta. Inoltre, sempre lo stesso commissario, ha evidenziato come la questione sull’illuminazione pubblica non voglia affatto orientarsi a una riduzione di luci negli spazi pubblici, bensì in una conversione di queste ultime in tecnologie a minor impatto economico. Cottarelli ha allora concluso, dimostrando come la via concreta da seguire sia rappresentata dall’efficienza energetica, che si realizzerebbe presto in un investimento utile alla collettività