La città di Crema ridurrà le emissioni di CO2 del 20,2% entro il 2020, poco oltre l'obiettivo del 20% fissato dall'Unione europea. Lo ha dichiarato nel consiglio comunale in corso l'assessore all'ambiente Matteo Piloni (Pd), segnalando la diminuzione delle emissioni ottenuta da Crema già da dieci anni grazie a diverse amministrazioni, anticipando le direttive europee. E' l'obiettivo previsto dal Paes (Piano d'azione per l'energia sostenibile), il programma di riduzione delle emissioni inquinanti redatto dal Consorzio Crema ricerche, che tiene conto degli obiettivi stabiliti dall'Unione europea: aumentare la produzione sostenibile di energia e nel contempo ridurre le emissioni. Il Piano quindi, se rispettato, permetterà di ridurre i consumi, usando anche come unità di misura il dato equivalente in tonnellate di petrolio. Il C02 è uno dei responsabili dell'effetto serra: quando supera una data quantità, genera il surriscaldamento del clima.
Polemico Christian di Feo del M5S: Crema poteva darsi obiettivi più rilevanti, in particolare per quel che riguarda la raccolta dei rifiuti, dato che la percentuale prevista di indifferenziato è troppo elevato. Basta guardare nel sacco dei rifiuti per differenziarne facilmente il 70%. Darsi come un obiettivo del 75% per la differenziata quindi è poco.
Sono state dure nei giorni scorsi le critiche al Comune di Crema che nel bando di gara del servizio rifiuti non ha incluso un premio per i gestori concorrenti che non usano inceneritori.
Per Livia Servergnini del Pd il Piano d'azione per le energie sostenibili è pragmatico e realizzabile: "Ho visto altri Paes, per lavoro, e ho notato che a volte ci si arrampica sugli specchi. Questo è un piano che si può tradurre in pratica".
Simone Beretta (Popolo della Libertà per Crema) è d'accordo, chiede quali saranno i costi e richiama alla prudenza.
Matteo Piloni da parte propria ha elogiato il senso civico di gran parte dei cittadini di Crema.
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