In sostanza Vito Crimi, con la sua ode antiberlusconiana live dalla Giunta ha fatto la tipica Berlusconata.
Crimi delega un suo collaboratore di fare una cazzata in sua vece e per il suo interesse, poi scopre che l’azione in questione trattasi nel concreto di una cazzata, lo beccano, e la colpa sarebbe da attribuire solo al suo collaboratore.
Certo poca roba rispetto alla faccenda Mediaset-Berlusconi, ma è il principio dell’irresponsabilità dei politici sugli errori legali o illegali, fatti in prima persona o dallo staff, che proprio non mi va giù.
Come Berlusconi ha per anni scaricato il barilone dei suoi errori su Mills, Previti, Lavitola e altra varia umanità, così Crimi manda il suo collaboratore a raccogliere pomodori in proscenio. Proporzioni decisamente diverse, processo comunicativo e sociale analogo.
Questo principio bipartisan dell’irresponsabilità riguardo agli errori sta rapidamente diventando tripartisan. A quanto pare alcuni 5 Stelle, tra le tante cose apprese, hanno anche imparato che cappellare si può, e ci mancherebbe, ma che è meglio che la responsabilità della cappella sia sempre attribuibile a qualcun’altro.