Crossdress paradise (Josou paradise)

da quel po' che mi sembra di aver capito della mentalità dei giapponesi, mi pare evidente che il rapporto che hanno con il travestitismo sia anni luce lontano da quello di noi occidentali. un esempio lampante è questo programma televisivo che non riesco a immaginare che possa mai andare in onda da noi; consiste infatti nel trasformare dei normali liceali in splendide fanciulle con tanto di parrucca, make-up e abitino vezzoso. le trasformazioni sono spesso impressionanti; d'accordo che i caratteri somatici orientali aiutano un bel po', ma, a non sapere che cosa si nasconde sotto la gonna, si stenta a credere di avere davanti dei ragazzi travestiti da donna. alcuni sono molto bravi anche nel modulare la voce e nell'imitare le movenze femminili, infatti talvolta devono interagire con gli ospiti e i conduttori (uno di questi è Sakamoto-san dei V6). il pubblico applaude e ride, ed effettivamente il programma è molto divertente, mai volgare, talvolta malizioso ma mai offensivo. il tutto avviene all'insegna del gioco, i ragazzi non sono omosessuali (almeno è ciò che viene dichiarato ufficialmente) e oserei dire che il clima è addirittura innocente. penso proprio che da noi una cosa così non potrebbe assolutamente esistere perchè verrebbe dato immediatamente per scontato che se un maschio si veste da femmina è per forza omosessuale, o comunque non è normale. in Giappone, paese che per gli omosessuali non è certo il paradiso, evidentemente il fatto di travestirsi non è vissuto necessariamente come un tabù; lo scopo dichiarato del programma è dimostrare che tutti posso diventare belli. a parte che io ritengo le discriminazioni di genere assurde, penso che non sarebbe una brutta idea imparare a giocare di più con i nostri corpi e la nostra identità.