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Crowfall, nuovo MMORPG su Kickstarter ispirato a Game of Thrones

Creato il 25 febbraio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nella giornata di oggi ha avuto termine un conto alla rovescia apparso da un paio di mesi su un misterioso sito chiamato Play2Crush. Come già rivelato da alcune dichiarazioni e interviste rilasciate nei giorni scorsi, dietro al misterioso countdown si nascondeva un nuovo MMO fantasy sviluppato da alcuni veterani dell’industria dei videogiochi di ruolo online come Todd Coleman, Gordon Walton e Ralph Koster. Questi programmatori, che in passato hanno contribuito alla realizzazione di titoli quali Shadowbane, Ultima Online, Star Wars The Old Republic e Star Wars Galaxies, si sono ora riuniti nella software house ArtCraft Entertainment con lo scopo di sviluppare un ambizioso MMORPG sandbox in esclusiva PC intitolato Crowfall. Come già effettuato da altre figure dell’industria videoludica, anche questo team si è rivolto a Kickstarter, famoso sito di crowdfunding di cui abbiamo già analizzato rischi e potenzialità, per avviare una campagna di finanziamento che mira a raccogliere ben 800mila dollari.

Che cos’è Crowfall?

Innanzitutto è bene dire che Crowfall non si rivolge tanto al grande pubblico, quanto piuttosto a una nicchia di giocatori navigati: i developers promettono infatti di realizzare un’esperienza estrema e totalizzante. Crowfall nasce con l’intento di ricreare un universo virtuale fantasy in cui i giocatori possano vivere un’avventura intensa come Game of Thrones: alleati, nemici, tradimenti e intrighi di potere saranno il pane di Crowfall, grazie alla sua struttura profonda e libera da vincoli.

Concretamente, in che modo si realizza questo sistema? Innanzitutto, Crowfall è un mix tra un MMO e un RTS (strategico in tempo reale): il creative director Todd Coleman spiega che da un MMO i giocatori si aspettano che il mondo sia persistente, ovvero che continui a esistere anche senza l’intervento dell’utente, mentre in un RTS ci si aspetta un vincitore (e un vinto) alla fine di ogni partita. Crowfall implementerà entrambe le cose col passaggio del tempo e le campagne. L’universo di gioco, infatti, è composto da tanti mondi connessi tra loro, a ognuno dei quali è associata una campagna. L’idea chiave è semplice ma rivoluzionaria: gli eroi sono eterni, i mondi no. Gli eroi, chiamati “Corvi”, sono campioni immortali scelti dagli dei per combattere contro l’oscurità e perciò, anche se sconfitti, non muoiono mai. Al contrario, ogni mondo presenta un proprio ciclo di vita, giunto al termine del quale una fazione emerge vincitrice e lo scenario in questione si distrugge, scomparendo per sempre. Il tutto potrebbe essere riassunto prendendo in prestito il motto di un gioco strategico del 2006, Rise & Fall: Civilizations at War: “I regni sorgono e cadono, ma gli eroi vivono per sempre”. Si tratta di un concetto forte e senza compromessi, come è difficile trovarne nei videogames di oggi, che potrebbe essere il punto di forza di Crowfall così come il suo più grande difetto.

Tempo: eroi eterni, regni morenti

Parafrasando Game of Thrones, insomma, in Crowfall “tutti i mondi devono morire”. Ognuno di essi corrisponde a un ambiente a sè, con mappa, regole e condizioni di vittoria uniche: una campagna potrebbe durare da uno a tre mesi, ma prima o poi sarà destinata a finire. Una volta annientato un mondo, gli eroi che stavano combattendo al suo interno potranno scegliere un’altra campagna e tornare a combattere per la fazione che sostengono.

Ogni campagna presenta quattro stagioni, primavera, estate, autunno e inverno, che corrispondono al ciclo vitale di quel mondo. Il motore del cambiamento è rappresentato dall’Hunger: l’Hunger non è altro che una legione di non morti che corrompe e consuma la terra e che si farà ad ogni stagione più potente e letale fino a diventare inarrestabile in inverno, portando così alla distruzione del regno. Insomma, l’inverno sta arrivando: anche qui, la similitudine con Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di Martin è evidente.

Ogni singolo mondo è suddiviso in regioni concentriche con regole diverse. All’inizio di ogni campagna l’Hunger è posizionato al centro dello scenario: più una zona è vicina ad esso, più grandi sono i rischi che si corrono al suo interno, così come più consistenti le ricompense. Esistono cinque regioni inanellate tra loro: gli Eternal Kingdoms sono una zona periferica dove regnerà l’ordine e la giustizia, ma in cui sarà difficile reperire risorse preziose, mentre i Dregs sono una terra ricca e spietata in cui ogni eroe potrà trovare rari tesori ma dovrà contare solo su se stesso. In altre parole, nelle regioni più vicine al centro della mappa saranno possibili gli scontri tra giocatori, nella forma di Player versus Player e Guild versus Guild.

Entropia e distruzione: tutto cambia

In Crowfall lo scenario è dinamico: cambia col passare delle stagioni e si può interagire con esso raccogliendo risorse, tagliando alberi, scavando gallerie, costruendo e distruggendo strutture. Grazie alla tecnologia dei voxel, già impiegata in giochi come Minecraft ed EverQuest Landmark, l’ambiente virtuale è infatti interamente distruttibile. Giocando con la fisica, ad esempio, si potrà distruggere un muro di cinta e farlo crollare giù da una montagna. Com’è prevedibile, questa funzionalità ha grandi potenzialità per le guerre tra giocatori, visto che permetterà di assediare e anche radere al suolo castelli edificati da altri players.

Nel momento in cui poi si forniscono gli strumenti per costruire e distruggere fortezze, i giocatori possono rivendicare territori, e con il controllo territoriale subentra il potere politico.

Politica: il reame è la sede del potere

Prima si è accennato alle fazioni. Crowfall presenta un complesso sistema politico con tre fazioni in conflitto tra loro: ogni fazione comprende quattro casate nobiliari alleate, per un totale quindi di dodici casate, a una delle quali i giocatori dovranno prestare giuramento. Ogni fazione si basa su un albero gerarchico che parte dal re, arriva a duchi e arciduchi e scende fino a baroni, conti e semplici cavalieri: questo sistema feudale include dunque un monarca e una cerchia di vassalli sottoposti.

La gestione vera e propria dei reami avverrà negli Eternal Kingdoms, dove la fazione regnante potrà decidere leggi, tasse e persino regole d’ingaggio. Gli Eternal Kingdoms costituiscono a tutti gli effetti l’unica regione persistente, che non verrà toccata e annientata dal passaggio dell’Hunger.

Da segnalare inoltre il sistema di combattimento, che sarà action e permetterà di schivare e parare i colpi, e un sistema di crafting tramite cui i giocatori potranno produrre un’infinità di armi, armature e oggetti artigianali.

L’ispirazione da Shadowbane

ArtCraft Entertainment non nasconde che Crowfall punta ad essere l’erede spirituale di Shadowbane, MMORPG PvP del 2004 i cui server sono stati spenti quattro anni dopo. Da Shadowbane Crowfall riprende tante caratteristiche, ma le integra con varie funzionalità del tutto inedite per il mercato degli MMO. Crowfall si pone insomma come un progetto originale e promettente, anche se molto complicato nelle dinamiche che ne muovono gli ingranaggi.

Infine, il titolo presenterà un modello di pagamento buy to play, ovvero per giocare basterà comprare il prodotto (come Guild Wars 2), con in aggiunta la possibilità di diventare membri VIP sottoscrivendo un abbonamento mensile. La campagna di crowdfunding si concluderà il 26 marzo: al momento sono già stati raccolti quasi 500mila dollari da parte di oltre cinquemila backers.

Crowfall è attualmente in pre-alpha e la prima alpha sarà giocabile nell’estate di quest’anno, mentre l’uscita è prevista su PC Windows per dicembre 2016. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito ufficiale.

Tags:artcraft entertainment,crowdfunding,fantasy,Game of Thrones,hunger,kickstarter,MMO,MMORPG,Sandbox,shadowbane

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