Per un insolito passa parola che portano a pensare: ma quanto è piccolo il mondo, sono venuta a conoscenza di un delizioso libro, “Cucina di strettissimo magro”, scritto nel 1880 da Padre Gaspare Dellepiane dei Frati Minimi di San Francesco, a Genova.
Quando ero bambina, ricordo che nella mia famiglia si cucinava il pesce, al posto della carne, in determinati giorni dell’anno e della settimana (con mia grande gioia, che l’ho sempre preferito!), ma le limitazioni finivano lì.
Nel 1880, evidentemente, non era così: i giorni, anzi, i periodi di “magro” in cucina erano numerosi, sparsi durante tutto l’anno, e non bastava limitarsi a non consumare carne. Intanto erano bandite tutte le carni, dal manzo al maiale, dal pollo al tacchino, oltre a tutti i loro derivati, come gli insaccati, il latte, burro, formaggi e uova.
Del resto qualcosa si doveva pur mangiare … ed ecco che Padre Gaspare, evidentemente risoluto a non rinunciare ai piaceri della tavola, per quanto limitati, si mette il grembiule e trasferisce in questo libro le sue esperienze e le sue preferenze.
Non pensino però, i vegani o i vegetariani, di aver trovato il ricettario ideale. Naturalmente ci sono moltissime ricette a base di verdura, ma abbondano quelle di pesce, e si trovano anche piatti preparati con (tenetevi forte) tartaruga di terra, uova di tartaruga e …. lontra! Incredibile ancora il numero di piatti che suggeriscono di utilizzare ostriche, tartufi o caviale: evidentemente nel 1880 non erano prodotti di lusso, come oggi, ma adatti anche alla cucina del Frati Minimi.
Detto questo, è un libro davvero interessante perché, oltre a suggerire ricette appetitose, spiega molto bene le tecniche di preparazione dei vari alimenti, offrendo una base sicura su cui lavorare per evitare errori grossolani in cucina.
Per finire,una curiosità: il libro è pubblicato dalla casa editrice Andersen, nota per la rivista che ogni mese suggerisce i migliori libri per l’infanzia, e per il Premio omonimo, ma attenta custode di queste preziose chicche. E la casa editrice Andersen sta in uno dei posti di Genova che io amo di più, la Spianata Castelletto.
Panorama di Genova dalla Spianata Castelletto
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