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Cuperlo apre la campagna per la leadership Pd

Creato il 19 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Cuperlo apre la campagna per la leadership Pd

Photo credit: screenshot da canale youtube La7.

Gianni Cuperlo inizia la sua campagna  in vista delle primarie del Pd.”Bello e democratico” è slogan scelto per cercare di portare agli elettori e agli iscritti del Pd la sua battaglia per la leadership. E le parole di Cuperlo sono proprio per il suo Pd, che deve ritrovare la sua vocazione: “siamo nati non per lasciare le cose come sono, non per correggere la punteggiatura nella sintassi della destra, ma per ridare forza alla passione della sinistra. Anche il Congresso deve recuperare perciò la sua vera natura. Non lo facciamo solo per decidere un nuovo nome, un nuovo leader ma per riscoprire l’importanza delle parole che sono capaci di descriverci. Devi capire chi sei e per chi sei”. Ma anche il suo partito ha una parte di responsabilità per la situazione attuale: “abbiamo fatto degli errori quando abbiamo pensato che il nostro compito fosse quello di spiegare che noi siamo la parte migliore della società italiana, non lo siamo. Ma siamo la parte giusta, quella che rimette al centro la dignità della persona”. Per quanto riguarda la sua candidatura, Cuperlo ci tiene a spiegare che è stata dettata da senso di responsabilità: “mon avevo mai preso in considerazione l’ipotesi di candidarmi a guidare il mio partito ma ci sono dei momenti in cui le difficoltà e i problemi che si incontrano ti fanno capire che fare sempre un passo indietro rischia di trasformarsi da atto di discrezione in atto di diserzione. C’è un momento nella vita in cui ti assumi la tua parte di responsabilità e devi farlo mantenendo sempre però un tasso di autoironia che bisogna tenersi stretto”. Cuperlo però rivolge attacchi indiretti e diretti anche al suo diretto e più accreditato avversario, Matteo Renzi, che i rumors danno molto probabilmente per prossimo vincitore delle primarie e del congresso. Cuperlo punta l’attenzione però sul rischio di incompatibilità tra cariche, quella di sindaco di Firenze e quella di segretario del Pd: non credo siano due ruoli compatibili; se uno vuol far bene il sindaco di Firenze fa il sindaco di Firenze. Se uno fa il segretario del partito deve dedicarsi al partito. C’è una tendenza alla moltiplicazione delle cariche, credo che questo vada nella direzione di una perdita di sobrietà”. Cuperlo marca anche la grande differenza di idee e mentalità tra lui e il sindaco di Firenze: ”stimo Renzi e ne apprezzo il coraggio, ma abbiamo idee diverse sul Partito democratico e anche sul futuro del Paese”. E parlando proprio di idee diverse, Cupero pone l’accento sul concetto di economia e su come sia possibile ragionare diversamente dai canoni a cui siamo stati abituati in questi tempi: “un’altra economia è possibile. Non è l’avidità, è la dignità il motore della storia e noi siamo dalla parte giusta. L’economia non è soltanto quella delle tasse e dello spread, ma riguarda la realtà delle persone”. La partita per la segreteria del Pd entra quindi nel vivo.


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