Cuperlo: “differente da Renzi, ma se vince lo sostengo”

Gianni Cuperlo parla da Roma e stempera un po’ i toni verso Matteo Renzi a pochi giorni dalle primarie del Partito Democratico. Il candidato della “sinistra” manda messaggi di unità verso il competitor favorito dai sondaggi: “se Renzi dovesse diventare il segretario del Pd lo sosterrei lealmente, ma le nostre idee sono e resteranno in parte diverse La coerenza con se stessi e con le proprie convinzioni è per me la premessa di ogni lealtà. E se lei mi chiede se c’è un rischio di scissione io le rispondo che non vedo questo rischio e comunque non verrà mai da me”. Cuperlo sottolinea quindi il suo desiderio di unità del partito al di là delle differenze programmatiche tra lui e Renzi, ma tiene comunque a rimarcare quelle che per lui restano differenze “strutturali” rispetto alle idee del sindaco di Firenze. Cuperlo stempera anche le interpretazioni sulle parole dette in riferimento alle idee di Renzi come figlie del berlusconismo: “io non associo Renzi al Berlusconismo. Ho detto che l’impianto culturale e politico che propone, alcune sue idee per uscire dalla crisi mi sembrano in sostanziale continuità col ventennio che abbiamo alle spalle. Anzi, dirò meglio: con il modello di società e di economia che è stato egemone negli ultimi trent’anni in Italia e nel mondo”. Cuperlo specifica poi che se diventerà segretario del Partito Democratico, si impegnerà per far riformare la legge elettorale e per il ritorno alle urne già da marzo 2014.

Cuperlo ha poi parole di stima verso l’ex segretario Pierluigi Bersani e per la non personalizzazione della politica fatta dal Partito Democratico: “Bersani ha lasciato con grande signorilità. La verità è che noi siamo un partito democratico, i leader si mettono in campo, affrontano la sfida del consenso, a volte hanno vinto, a volte hanno perso. Io mi impegno ad evitare che nuovi dualismi danneggino ancora il partito.