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Curami

Creato il 17 novembre 2011 da Tnepd

 CuramiImmagine escissa da Elvira Gerardi per Umore Maligno

Prendersela con i medici è come sparare sulla croce rossa. Sarebbe ora di farlo veramente. La medicina è la scienza che diagnostica, cura e previene le malattie, oltre ad aver reso socialmente accettabile ed economicamente profittevole il mestiere del beccaio.
A dispetto di convegni e pubblicazioni, la medicina rimane una scienza essenzialmente empirica. Se non siete convinti, aspettate che vi curino una laringite per via rettale.

La medicina si occupa di salute. Decidendo cosa lo è e cosa non lo è.

Tutte le fasi dell’attività medica devono essere sottoposte al consenso informato da parte del paziente. Che per essere davvero informato dovrebbe prima laurearsi in medicina.

I medici vengono considerati degli scienziati. Però non si è mai visto un fisico infilare il dito nel culo di un altro per confermare le proprie teorie.

La farmacologia è il mezzo con cui i medici prolungano la vita dei pazienti, al fine di prescrivere loro farmaci più a lungo.

Quella del medico è una professione che sempre più giovani vogliono fare, attirati dalla possibilità di fare del bene alla gente e di vivere piccanti storie di sesso stile Grey’s Anatomy.

Ho molti amici medici, di solito quando usciamo volano in cerchio sopra di me.

Il più famoso testo antico di medicina è il diario diagnostico scritto dal medico babilonese Esagil-Kin-Apli. Ma siccome l’ha scritto un medico non si capisce un cazzo.

I primi medici comparvero in Mesopotamia, e da allora sono stati fatti passi da gigante, se si esclude l’intellegibilità delle ricette (per evitare incomprensioni, gli Egizi imposero ai propri medici di accompagnare le prescrizioni con dei disegnini, da cui la nascita dei geroglifici).

L’epoca greco-romana fu un periodo d’oro per lo sviluppo delle conoscenze mediche, grazie all’abbondante disponibilità di cavie umane, eguagliata solo molti secoli dopo presso l’ambulatorio polacco del dottor Josef Mengele.
Un vigoroso dibattito si è acceso recentemente in merito all’opportunità di mettere a disposizione della comunità scientifica le ricerche del medico nazista, come se per scuoiare qualche ebreo non fosse una motivazione sufficiente il piacere personale.

Nel Medioevo alla ricerca medica si sostituì la devozione popolare in Dio, con ottimi risultati: otto epidemie di peste tra il 1348 e il 1630. In questi tempi oscuri, i pochi che si dedicavano alle pratiche mediche rischiavano l’imputazione per stregoneria e il rogo, ma essi sfidavano indomiti il pericolo per amore della conoscenza e del sashimi.

Nel Rinascimento la medicina fece passi da gigante grazie alla dissezione dei cadaveri. Morti perché non avevano sputato controvento bacche di sorbo sotto la luna piena.

Le rivoluzioni settecentesche e l’avvento dei Lumi ridettero finalmente alle scienze il posto che gli competeva e anche la medicina conobbe un nuovo slancio, fino ad affermarsi, nei secoli successivi, come il principale strumento per la produzione di disoccupati post laurea.

All’alba del terzo millennio, nuove ed entusiasmanti sono le istanze che la medicina si trova ad affrontare: l’avvento delle terapie genetiche, la telechirurgia, l’uso terapeutico delle cellule staminali, l’aumento della quota di evasione fiscale.

Negli USA, il progetto più ambizioso di Obama è la riforma sanitaria nazionale, ovvero assicurare cure anche ai più poveri in cambio di un piccolo sacrificio: la perdita di un intero filone cinematografico.

Tutte le fasi dell’attività medica devono essere sottoposte al consenso informato da parte del paziente. La guarigione non vale come silenzio/assenso. Se guarirai risulterai informato sul fatto che saresti potuto guarire, certo. Ma solo a posteriori. E su di essi ricade l’ardua sentenza. Non vale laurearsi e/o avere un medico in famiglia. Essere devoti a Dio sarà considerata un’attenuante, ma comunque da dimostrare/o. Non vale appellarsi alle pratiche medievali perché hanno già i loro problemi, e tra l’altro è fuori moda. E/o. La fisioterapia aiuta, ma solo in piccole dosi ed è vietato il subaffitto. Una mela al giorno è consigliata gialla e/o verde, ma solo se accompagnata da. Il miglior medico di se stesso richiede comunque una qualifica o qualcuno che testimoni di essere ognuno. Le malattie veneree sono certamente brutte, ma ci stiamo lavorando. E pensare a malattie esclusivamente belle è un’utopia. L’osteoporosi è un medicinale. Ripeto: l’osteoporosi non è un medicinale. Il prontuario medico aiuta, ma dipende comunque dal problema. La mela è il miglior medico di se stesso ma solo una volta al giorno [ognuno]. Ripeto: non mangiate mele! Benvengano le epidemie di peste, basta non farci l’abitudine: ti abitui, e arriva l’illuminismo.

“Dottore credo di essere un cane”. Ce l’ho!

Vi illustreremo ora alcune figure mediche, così da capire per quale ragione più tossite e più aumenta la cilindrata del SUV del vostro pneumologo.

  • Oncologo – È il medico che studia i tumori e finge di poterli curare. Arrotonda lo stipendio confezionando parrucche.
  • Ginecologo – È lo specialista dell’apparato riproduttivo femminile. I più capaci riescono a capire cosa non va con una sola leccata.
  • Pediatra – Fa in piccolo il lavoro del ginecologo.
  • Otorinolaringoiatra – Medico che cura il naso consigliandoti di pulirti le orecchie, le orecchie consigliandoti di pulirti il naso, e la gola consigliandoti una sciarpa di lana e una decina di farmaci. Comunque, se riesci a pronunciarlo non hai niente.
  • Pneumologo – Grazie alla sua competenza, il pneumologo è in grado di indicarvi la mescola migliore per le vostre necessità.
  • Allergologo – cura le allergie e studia il sistema immunitario, ma solo perché va di moda. Se vostra moglie ha dovuto eliminare dalla sua dieta uova, carne, cereali, formaggi, legumi, dolci e acqua potabile, costringendo anche voi ad un’esistenza patetica, dovete prendervela con l’allergologo. Per tutto il resto, picchiate vostra moglie.
  • Ortognatodonzista – È il medico che aspetta che qualcuno gli spieghi di cosa si occupa.
  • Cardiologo – Studia le patologie del cuore, pur non avendone uno. I progressi della cardiologia hanno permesso di scoprire l’importanza di vedere un ciccione su un tapis-roulant per curare la propria autostima.
  • Ematologo – Cura le malattie del sangue. E non ha amici.
  • Proctologo – È lo specialista del buco del culo. Sì, il buco del culo. C’è chi voleva essere sin da bambino il medico del cuore, c’è chi ha scelto psicologia per curare l’anima delle persone. E c’è che si sveglia un giorno e capisce che la sua missione nella vita è quella di esplorare purulenti culi pelosi. Ma cosa cazzo gli passava per la testa, in quel momento?

Fare chemioterapia ha rovinato intere famiglie: consigliata. Non rimandare a domani quello che potresti fare oggi, mi consigliava il mio medico alle elementari. Si è iscritto in medicina invece che alle medie: non l’hanno preso. Dopo il liceo si è iscritto a miglior medico di se stesso. Ha pochi pazienti, più che altro dà consigli.

La psicologia è fortemente condivisibile ma richiede un periodo di prova. Devi andare in cura da un collega/o. Che a sua volta l’ha già fatto. Fino ad Adamo. Ed Eva? È esente, lei ha mangiato la mela.

“Dottore dottore, ho la diarrea!” “In fondo a destra e apra la finestra”.

La medicina rimane una scienza empirica. Funziona solo se guarisci, altrimenti è pandemia. Se sei convinto di poter guarire da solo e che il tuo organismo abbia all’interno tutto ciò che serve per affrontare una qualsiasi malattia, sei Napoleone.

La medicina si occupa di salute: etciù!

Un bravo medico può aiutarti a risolvere i tuoi problemi. Ripeto: i medici spacciano ricette.

“Buongiorno, ho un problema: sono il miglior medico di me stesso ma ho intenzione di cambiarlo”. “Firmi qua signor Napolitano, lei farà strada”.

Chi ha deciso che uno stato, un modo di essere e/o di pensare sia definibile come malattia e debba essere curato? Io, ma non lo professerei mai davanti ad un giudice.

Secondo i medici la malattia è un’alterazione dello stato fisiologico e psicologico dell’organismo del paziente. E anche se non ti hanno mai visto. Si basano sull’empiri

“Il prossimo!”


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