Alessandro Del Piero, David Trezeguet, Elano, Luis García, Robert Pirès, Joan Capdevilla, Fredrik Ljungberg, Nicolas Anelka. Non stiamo rispolverando gli annali della storia del calcio europeo. Incredibile ma vero, stiamo parlando di una storia quanto mai più attuale: la Indian Super League (ISL). Oggi, infatti, ha inizio la prima gara ufficiale della nuova competizione calcistica indiana con la sfida tra Atlético de Kolkata e Mumbai City. Sembra quasi un paradosso che dalle ceneri dell’insuccesso del campionato tradizionale, la I-League (3 mila spettatori di media e squadre in crisi), venga portato alla nascita un nuovo e più ottimistico progetto calcistico da nomi che, a dire il vero, hanno riempito gli album di figurine della nostra giovinezza. Sembra, ma non è, poiché lo scopo e i mezzi della Federcalcio indiana (The All Indian Football Federation) sono ben chiari e decisi. L’obiettivo è quello di attirare e stregare le masse, da sempre ammaliate dallo sport nazionale del cricket, grazie all’apporto delle società che commercializzano il pallone nel Paese (la IMG RELIANCE e la Star India) e attraverso i volti e la classe immortale degli ex campioni del calcio europeo.
Premesso ciò, quindi, i suddetti calciatori si affronteranno nel semplice format di campionato, come attesta il calendario: otto squadre (Atlético de Kolkata, Chennaiyin, Delhi Dinamos, FC Goa, Northeast Utd, Kerala Blasters, Mumbai City e Pune City), una partita al giorno per due mesi, dal 12 ottobre al 10 dicembre, poi play-off tra le migliori quattro e finale fissata in data 20 dicembre.
Le squadre in gioco vantano nomi di stampo europeo (vedi l’Atlético de Kolkata che prende spunto e orientalizza l’Atlético di Madrid) e giocatori che hanno scritto le pagine della storia. Dalla Svezia, dalla Spagna, dalla Francia ma anche e soprattutto dall’Italia. Infatti, è partita alla scoperta del subcontinente indiano un’importante colonia italiana: Del Piero, su tutti, che, conclusa l’esperienza australiana al Sydney FC, ora si diverte a fare il giramondo. Firmato un contratto di 4 mesi con il Delhi Dynamos, Pinturicchio potrà incontrare sul campo, questa volta da avversario, il vecchio amico David Trezeguet, anche lui in India al Pune City. Squadra, quest’ultima che vanta ben quattro ex giocatori di Serie A: l’ex Juve Emanuele Belardi, il 28enne ex Roma e Cagliari Daniele Magliocchetti, Davide Colomba e Bruno Cirillo che dallo stivale si porta dietro non solo l’esperienza ma anche il ricordo di quella lite di dieci anni fa con un altro italiano sbarcato in India: Marco Materazzi, sulla panchina del Chenniayin.
In una Nazione in cui il mondo del pallone è sempre stato soffocato dal monopolio economico e sentimentale del cricket, per la prima volta si respira un’aria di fiducia nei confronti del nuovo progetto della ISL; lo stesso vice presidente della IMG RELIANCE è ottimista e crede in un rilancio anche nazionale del calcio indiano, pronosticando una qualificazione ai Mondiali di Qatar del 2022. Certo è che la curiosità da parte di tutti gli amanti del pallone nei confronti di questo esperimento non manca. Ora, dopo “Sognando Beckham“, il sogno può essere finalmente realtà, grazie allo “sbarco” di star mondiali come Del Piero e Trezeguet in un nuovo intrigante campionato.