La prima volta che arrivai a Milano fu durante il periodo, ahimè famigerato, dello scandalo (ennesimo) dei rifiuti in Campania.Con l’amarezza nel cuore ma certo delle mie scelte, presi quel treno che prima di me tantissimi altri miei concittadini, sin dal dopoguerra, non cessano di prendere: il treno Napoli Milano, che, per mia fortuna, oggi ha ridotto la distanza tra le due capitali (del Regno delle due Sicilie l’una e del lavoro e della moda l’altra) a sole 5.30 ore!
SACCHETTI E SACCHETTE
Per mia fortuna Milano mi apparve sin da subito, già dalla piazza della stazione, di una bellezza che solo un meridionale riesce a vedere! Non la città grigia, triste e nebbiosa (la nebbia c’è ma non si vede – Totò e Peppino saltano subito alla memoria) che appare nell’immaginario collettivo del meridionale, ma una città limpida, elegante, con i palazzi messi a nuovo, le strade ordinate e pulite, e con il sole che da sempre ci era stato insegnato baciare solo il Vesuvio!
Dopo un po’ che giravo per la città una domanda mi è sorta spontanea: ma dove sono i cassonetti della “munnezza”? gira e rigira non li ho mica trovati.. che se la mangeranno i milanesi la spazzatura?? Solo dopo, a seguito di adeguate domande e soprattutto una volta trasferitomi, ho scoperto che a Milano non solo esiste davvero la raccolta differenziata ma, soprattutto, che viene seguita e funziona! Ogni palazzo ha nel suo cortile vari bidoncini dove tutti i condomini ripongono servizievolmente le loro carte, plastica fino ai rifiuti organici!
Lo so che questo per un milanese è solo civiltà ma per un napoletano è avanguardia pura!!!