(foto via La Rotella)
Da un lato fa sentire meno soli sapere, per una volta, che anche in altre parti d’Europa il problema è il medesimo. Dall’altro non lascia intravedere buone prospettive per il futuro dei giovani (e a questo punto dell’Europa stessa). E in una giornata che in Italia vede il dibattito sul Forum giovani al cospetto del Governo Monti
In Italia #nofreejobs era partito a seguito del famoso post dei 40 post per 20 euro al mese, diventando Trendig Topics su twitter, e dando il via a tutta la sequenza di eventi che ben conosce chi ha seguito tutta la storia. In spagna, altro paese che condivide in buona parte la nefanda situazione Italica, sia per quanto riguarda la situazione giovani sia più in generale quella economica, #gratisnotrabajo (che vuol poi dire gratis non si lavora) è diventato oggi Trendig Topics a seguito di una denuncia tutto sommato simile: un’offerta che prevedeva un compenso di 75 cents di euro per articolo. Percorsi tragicamente condivisi che riassumerei in una frase: il lavoro lo devi fare gratis, ma le prese per il culo te le fanno comunque pagare care.
UPDATE: stupidamente l’ho scritto su facebook, ma mi sento di riproporre e aggiungere qui una sorta di delucidazione in riferimento al post spagnolo in questione:
In sintesi, in riferimento al post che ho scritto prima su #gratisnotrabajo, la denuncia si riferiva ad una offerta di lavoro che prevedeva un compenso di 75 cent di euro ad articolo, per un minimo di 800 battute a post. Oltre questo chiedeva pure conoscenze SEO ed articoli di qualità (se ho ben tradotto dallo spagnolo). Torniamo poi al concetto di forte impegno, motivazione etc etc (a gratis) tipico di queste offerte. E pure in questo caso, ancora una volta si rivolgono a lavoratori del web che alcuni cercano di far rientrare nei cosiddetti knowledge worker (una categoria che non esiste ma che forse dovrebbe) e che ad ogni modo per ora, almeno in italia rientrano credo tra gli atipici, se non sbaglio. Riflettiamoci su, che è meglio.