Siamo arrivati al 7° capitolo di questo percorso divulgativo a volte contorto altre fin troppo fluido e scorrevole da apparire superficiale ma, come ho già accennato più volte, anche se la semplicità è l’arma vincente non sempre riesco ad usarla al meglio e trattare di argomenti così complessi che possono essere “digeriti” solo se sperimentati….. mi risulta a volte difficile (accetto consigli).
In molte filosofie e scuole di pensiero mistiche come in diverse antiche tradizioni divinatorie, il 7 è il numero magico per eccellenza; ho voluto rendere omaggio a queste credenze (relative) inserendo in questo capitolo l’argomento principale di tutti i miei post.
Tengo particolarmente a questa storia perchè rappresenta un esempio certificato di come potremmo migliorare realmente la società utilizzando le antiche Scienze Vediche.
Eviterò di dilungarmi troppo (forse) nel commentare l’incredibile latitanza dei governi nel non dare il giusto risalto a questa storia accaduta circa trent’anni fa e positivamente commentata dai media di tutto il mondo ma, le implicazioni in termini di responsabilità nei confronti di tutto il genere umano sono quanto meno discutibili e lascio a voi le dovute riflessioni.
L’EFFETTO MAHARISHI I° esperimento:
Oltre ad aver codificato gli antichi insegnamenti della M.T. (Meditazione Trascendentale), Maharishi è ben noto alla comunità scientifica occidentale per alcuni precedenti che ebbero del clamore mediatico molto esteso.
Maharishi Maesh Yogi riuscì a convincere, grazie alla sua preparazione scientifica, tutti gli scienziati contemporanei della bontà della tecnica di cui era il portavoce riuscendo a farla introdurre in prestigiose università americane, a farla adottare in molti istituti carcerari inglesi come terapia di riabilitazione, a farla usare dal governo americano come terapia contro lo stress post traumatico accusato dai veterani di varie guerre, ad introdurla nel sistema sanitario nazionale di molti paesi europei (in Svezia il costo del corso è a carico della sanità pubblica…) e a farla entrare a pieno diritto tra le rare se non unica tecnica orientale accettate dalla scienza occidentale.
L’esperimento di portata mondiale che condusse con un migliaio di meditanti a Washington nei primi anni 80 in presenza di tutti i maggiori organi di stampa internazionali poi, fu l’altro precedente conosciuto come: ”Effetto Maharishi”.
Partendo dal presupposto dell’esistenza del Campo Unificato o Fonte e della nostra “interconnessione” ad esso grazie all’inconscio collettivo (vedi le 100 scimmie cap. 6) o meglio; secondo gli studi della Maharishi International University (M.I.U.), nel campo unificato esisterebbero dei “sintomi di coscienza” che il cervello non fa altro che amplificare e valorizzare dando così origine alla mente individuale.
Breve ma necessario inciso…
Sembra infatti che a livello quantistico, la coscienza stessa sia una caratteristica esterna al nostro cervello e grazie a capacità ancora teoriche ma condivise dalla comunità di scienziati di frontiera, il cervello riesce ad accedere ad essa dandoci così la sensazione del nostro Io e l’interazione con tutti gli altri Io.
Secondo la proprietà fisica dell’autoriferimento, il Campo Unificato infatti percepisce se stesso e interagisce con tutte le particelle che sono delle semplici “perturbazioni” del campo stesso che si accorgono delle altre particelle (altre perturbazioni) e interagiscono tra loro.
L’autoreferenzialità (coscienza di se’) quindi può essere considerata come il primo e fondamentale livello di coscienza e le onde cerebrali non sarebbero altro che manifestazioni del campo che si proiettano nella nostra realtà grossolana grazie al nostro cervello.
Per semplificare è come dire che una mela (realtà manifesta grossolana) non è altro che la manifestazione nella nostra vita della maturazione del seme (realtà immanifesta del campo) ma, mentre il seme esiste a livello quantistico come probabilità, la mela può svilupparsi o no in base a scelte (aspettative – desideri) determinanti e quindi la nostre onde cerebrali non sono altro che “le mele” derivate dai “semi” di coscienza esistenti già nel campo unificato ed è logico supporre quindi anche la capacità di interazione tra seme e seme provenienti dallo stesso campo (da approfondire nei prossimi 100 capitoli…).
Facciamo un bel respiro e veniamo al dunque:
Torniamo all’esperimento del secolo; Maharishi, da buon matematico oltre che mistico, afferma che se solo l’1% della popolazione di una città, area geografica o nazione praticasse costantemente la M.T. (15-20 minuti 2 volte al giorno) gli effetti benefici si espanderebbero all’esterno (onde di coerenza) e gli indici sociali, politici ed economici della città stessa, area geografica o nazione avranno una istantanea impennata al positivo.
L’esperimento fu condotto misurando gli andamenti (crimini, rapine, violenze domestiche, picchi di borsa ecc.) della città di Washington per 7 giorni consecutivi prima dell’esperimento, gli stessi indici misurati nella settimana dell’esperimento stesso e quelli per i 7 giorni successivi.
Questo grande evento ebbe inizio grazie alla collaborazione di circa 35.000 volontari già esperti nella meditazione che praticarono la Meditazione Trascendentale di base 20 minuti per 2 volte al giorno, sotto sorveglianza di tutti gli organi di stampa e questo per una settimana intera.
Ebbene, senza possibilità di eventi fortuiti tutti i livelli con andamento tendente al negativo della città si attenuarono in misura drastica per tutta la settimana facendo registrare improvvisi e improbabili picchi al positivo (drastico calo di rapine e omicidi ai minimi storici) per poi riprendere i normali andamenti nella settimana successiva.
Ancora un inciso necessario: LE SIDDHI.
Dal Sanscrito: Compimento della vita o poteri spirituali, le Siddhi sono parte culminante delle tecniche Vediche e sono raggiungibili seguendo fasi avanzate di alcune discipline; Patanjali nei sui celebri Sutra ne identifica circa 68 e sono divise principalmente in 3 categorie:
Siddhi della conoscenza (onnipresenza, dono della scienza).
Siddhi del corpo (costrizione o espansione, invisibilità, levitazione).
Siddhi dei poteri (controllo delle leggi naturali anche di quelle non conosciute) ma, lasciamo l’elenco dei poteri alla prossima volta.
Con le tecniche avanzate della M.T. le Shiddi sono facilmente sperimentabili e i pensieri emessi durante questa pratica raggiungono ed emettono onde di coerenza incredibilmente compatte.
COME UN LASER:
Prendiamo ad esempio la luce; in realtà anche la propagazione della luce è un fenomeno quantistico (descritto da una funzione d’onda di natura elettromagnetica). Tuttavia la luce ordinaria non evidenzia interamente le proprietà quantistiche, poiché essa è luce “incoerente”; le oscillazioni della sua funzione d’onda sono “sfasate”, cioè disordinate, dispersive e tendono in massima parte ad auto annullarsi.
Il laser invece è una sorgente di luce “coerente”, le cui oscillazioni risultano “in fase” e permettono di rivelare le eccezionali proprietà dei campi elettromagnetici
oscillanti (potenza, precisione, stabilità, ecc.).
L’analogia studiata nei meditanti-siddha con il cervello umano è evidente: se si potessero rendere coerenti costantemente le onde cerebrali emesse negli stati avanzati di meditazione, si potrebbero rivelare, nel funzionamento della mente, aspetti superiori del tutto naturali ma normalmente inespressi dai non meditanti.
EFFETTO MAHARISHI II° esperimento, ovvero: LA PACE NEL MONDO.
Maharishi invitò quindi, alla fine del 1983 la comunità scientifica americana a sponsorizzare un altro memorabile evento ma, stavolta….. SU SCALA MONDIALE.
La sua teoria è che se occorreva l’1% della popolazione di meditanti ‘ordinari’ per influenzare positivamente gli andamenti esterni, sarebbe bastata la radice quadrata dell’1% di praticanti siddha per avere lo stesso effetto e stavolta decise di dimostrarlo anche in presenza di una delegazione delle Nazioni Unite.
Si radunarono 7.000 esperti siddha provenienti dall’India (7.000 è all’incirca la radice quadrata dell’1% della popolazione mondiale) sempre a Washington che, praticando la tecnica avanzata MT-Siddhi per 3 settimane fecero impallidire tutti i testimoni come giornalisti accreditati, ricercatori universitari, esponenti politici e naturalmente i delegati delle Nazioni Unite.
L’esperimento tenuto sotto stretto controllo, riuscì a modificare tutti gli indici sociologici tendenti al negativo in indici positivi; i crimini efferati come gli omicidi confrontati con le statistiche delle polizie mondiali scesero ai minimi storici per 3 intere settimane, le azioni di guerriglia monitorate nei paesi “caldi” ebbero delle inspiegabili pause proprio durante quelle 3 settimane e perfino le borse mondiali ebbero una improbabile IMPENNATA SIMULTANEA al rialzo.
I risultati incredibilmente incoraggianti riempirono la stampa mondiale anche scientifica con articoli di rilievo; tanto di rilievo che tutte le future proposte di Maharishi e del suo movimento M.I.U. (Maharishi International University, oggi M.U.M.) atte a sponsorizzare gruppi stabili di volontari (tutti monaci indiani già disponibili da anni) per normalizzare la pazzia collettiva dilagante nel mondo intero vennero sempre e costantemente ignorate da quasi tutti i governi dei paesi industrializzati (a proposito dello status quo cap. 6).
NESSUN PLAGIO:
Effettivamente l’Effetto Maharishi non trasmette propriamente dei condizionamenti, ma piuttosto elimina le influenze negative sulle onde cerebrali (disordine prodotto da stress o altro), permettendo così il ripristino del funzionamento naturale della mente, ovvero di un’alta coerenza cerebrale, qualità questa intrinseca originaria del campo di coscienza.
Occorre precisare che i tipi di interazione fisica attualmente conosciuti (elettromagnetico, gravitazionale, nucleare forte e debole) non sono in grado di spiegare
questo fenomeno che pure è stato più volte osservato ed è per questo che è necessario rivolgersi a livelli più profondi ed unificati delle leggi naturali, ovvero al “campo unificato” ricercato dalle teorie contemporanee di unificazione della altre 4 forze e per il quale Maharishi con la sua équipe di scienziati della M.I.U. compresi 2 premi nobel, ha dato un grande contributo.
DA NOTARE:
I primi tentativi di misurare i cambiamenti sociali grazie alla M.T. su città “di controllo” vennero eseguiti fin dal 1974 grazie alla collaborazione dell’ FBI e statistiche alla mano, si dimostrò che quando l’indice dei meditanti non raggiungeva la massa critica dell’1%, i tassi negativi delle città subivano solo un piccolo cambiamento sempre al positivo ma non così meritevole di attenzione; mentre quando si arrivava all’1% i tassi dei crimini delle città in esame scendevano dell’8% contro l’andamento della media nazionale che registrava un aumento dei crimini dell’ 8,7%.
Inizialmente questo effetto fu chiamato “transizione di fase sociologica”; in fisica una transizione di fase rappresenta il passaggio di una sostanza dalla fase liquida a quella solida e viceversa o tra la fase liquida a quella gassosa e viceversa.
Ad esempio l’acqua, con temperatura al di sotto di zero gradi diventa ghiaccio, ovvero subisce una transizione di fase e raggiunge uno stato solido cioè PIÙ ORDINATO (parola da ricordare…).
Con la transizione di fase sociologica (10 anni dopo chiamata effetto Maharishi) si raggiunge uno stato sociologico coerente e quindi più ordinato.
Queste conseguenze sociologiche positive sono imputabili ad una riduzione del livello generale di stress, dovuta all’induzione di coerenza.
L’effetto Maharishi presenta una stretta analogia anche con vari fenomeni chimici o fisici (frequenti per esempio nel magnetismo), in cui una piccola frazione di elementi ordinati in un sistema disordinato riescono ad aumentare considerevolmente il grado di ordine collettivo del sistema.
Se pensiamo che questa frazione di elementi ordinati corrisponde solo ad una mole dell’1% di individui per innescare la massa critica, è opportuno sottolineare che la quantità è veramente molto bassa mentre gli effetti positivi sarebbero estremamente gratificanti per tutta l’umanità, voi che ne dite?…..
Ho voluto aspettare, scrivendo altri capitoli, prima di parlare di questo memorabile evento a cui sono particolarmente legato (si era capito?) perchè era necessario inquadrare la cosa nella giusta ottica.
Spero che le indicative premesse, naturalmente da approfondire, fin qui descritte abbiano suscitato in voi almeno delle curiosità (o indignazione per qualcuno) e ci spinga tutti a renderci responsabili nei confronti della stessa collettività.
Gli scenari futuri sono ricchi di nuove possibilità e stiamo assistendo ad una accelerazione dello sviluppo di coscienze mai prima d’ora avvenuta; la coscienzacollettiva è oggi ad un passo dal manifestare cambiamenti con implicazioni entusiasmanti che traggono origine dai “soliti” antichi retaggi e la moderna scienza, forse per la prima volta, si sta umilmente aprendo a nuovi paradigmi.
UNA FALSA PROMESSA:
Avevo promesso di evitare le polemiche sulle teorie complottistiche del mantenimento dello status quo o sul nuovo ordine mondiale e le lobby economiche e cercherò di mantenere la promessa, o forse no?……… Ma, spero che vi rendiate conto di quali e quanti giochi di potere entrano in ballo ogni volta che qualche scienziato o maestro illuminato arriva a scoprire tecnologie utili per l’umanità intera.
Le scoperte che rivoluzionano i nostri usi e portano benefici a tutti devono necessariamente passare attraverso iter burocratici che spesso sono viziati da interessi economici e da equilibri gestiti sempre allo stesso modo e sempre dai soliti gruppi “ignoti”.
La modalità di queste operazioni seguono un percorso che descritto in modo molto molto semplice è del tipo:
A) Questa nuova scoperta quanto frutterebbe?…
B) La commercializzazione del nuovo porta inevitabilmente la sostituzione del vecchio; come si quantifica la differenza?…
C) Se la differenza è notevole e garantisce un “contraccolpo” GESTIBILE dalle solite élite allora si da il via alla cosa, altrimenti si rende necessario aspettare qualche decennio.
La nostra storia è piena di martiri e/o scienziati considerati “troppo scomodi” perché il loro sapere potesse essere applicato fin da subito nella società e i benefici messi a disposizione della massa intera.
La cosa assurda è che si rischia di apparire retorici anche a solo parlarne di queste cose e questa nostra condizione di “indifferenza indotta” è proprio la leva su cui si basano gli stessi giochi dei potenti.
Concludo con solo 2 piccoli esempi di “modalità discutibili” sperando di suscitare in voi la stessa indignazione che io sento ormai da anni (e guai ad abituarcisi):
1) Nel 1960 la nostra FIAT aveva già costruito il prototipo dell’auto ad idrogeno funzionante e la storia ridicola dei costi proibitivi merita un capitolo a parte.
2) Grazie al grande (e furbo) J. Cameron oggi conosciamo tutti il cinema in 3D con qualche timido esempio avuto già negli anni ‘80.
Tutti i grandi film futuri saranno trasmessi con questa modalità (decisione già approvata dagli organi preposti) ma sapete quando venne prodotto il primo film trasmesso in 3D con gli occhialetti colorati?…. Udite udite………. nel 1929.
Vi aspetto al prossimo capitolo.
ROBO.