È balzata di recente agli onori delle cronache la consulenza conferita a Maurizio Lattarulo da parte del Comune di Roma, in particolare dalla vicesindaco Sveva Belviso. La notizia non è di primo pelo visto che la collaborazione si è consumata tra il 2008 e il 2010, ma fa comunque scalpore: Maurizio Lattarulo, in arte Provolino, è stato in passato membro delle Banda della Magliana.
Il Partito Democratico, soprattutto attraverso la voce di Ileana Argentin, ha colto la palla al balzo per una nuova polemica contro il più volte bersagliato primo cittadino di Roma:
Nella Giunta Alemanno non è la prima che si apprende di consulenze e assunzioni che riguardano personaggi che sono stati indagati e condannati per gravi reati di terrorismo politico e per partecipazione a banda armata.
La deputata si riferisce a Stefano Andrini, AD di Ama Servizi, e Francesco Bianco, operaio Atac, assunti in passato e ritenuti molto vicini ai Nuclei Armati Rivoluzionari, gruppo di estrema destra a cui apparteneva lo stesso Alemanno.
Sveva Belviso, che ha dato l’incarico a Lattarulo, difende la scelta cucita su misura per lui: ha lavorato nell’assessorato delle Politiche Sociali e in particolare nel programma di recupero di ex carcerati, come lui. Per la sua consulenza ha ricevuto una cifra vicino ai 45 mila euro.
Lattarulo è stato indagato nel 2008 in un fascicolo sui Nar, ma è stato prosciolto in fase istruttoria. È invece stato condannato nel 2000 per il reato di associazione a delinquere nel processo sulla banda di De Pedis, Nicoletti e Carminati. Era stato rinviato a giudizio per racket, gioco d’azzardo e usura, ma alla fine se l’è cavata con la semplice associazione.
Lattarulo si dissocia dal suo passato (“è stata una sciocchezza giovanile”) e dalla banda (“ho conosciuto De Pedis in carcere, non ero il suo braccio destro”) e rivendica la svolta nella sua vita: una volta uscito dal carcere si è riabilitato e si è laureato in Scienze Umanistiche. Il suo incarico in Campidoglio era orientato ad aiutare il reinserimento sociale degli ex detenuti.
La questione sulla rieducazione dei carcerati rimane aperto così come sull’opportunità di assumere un compagno del Libanese, del Dandy e del Freddo come consulente per il Comune di Roma.
Fonte: Il Fatto Quotidiano, Repubblica