Il Vaticano avrà un nuovo camerlengo. Non sarà più il cardinale Tarcisio Bertone, ma Jean-Louis Tauran, il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Sarà poi monsignor Giampiero Gloder a farne il vice. Gloder ricopre i ruoli di arcivescovo titolare di Telde, di nunzio apostolico e di presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica.
Ma chi è il camerlengo? Non capita spesso di sentir nominare questa carica nella gerarchia ecclesiastica. Il camerlengo è colui che “cura e amministra la Santa Sede nel periodo di sede vacante”. Sulla figura del camerlengo, e sulla quella che può essere intesa come l’evoluzione storica di questa carica presso la Santa Romana Chiesa, bisogna risalire al XII secolo, quando veniva indicato col termine di “camerarius” con il preciso compito di badare alle finanze della curia e del patrimonio della Santa Sede. Da quando sorse il termine, la carica fu sempre ricoperta da un alto prelato, dotato di un’elevata e comprovata cultura. E’ soltanto dal XV secolo in avanti, che tale ruolo sarà ininterrottamente svolto da un cardinale, come lo stesso Jean-Louis Tauran: erede di quel Tarcisio Bertone che onorò l’incarico per sette anni, dal 2007 ad oggi.
Il nome del cardinale Tauran riporterà certo alla memoria la recente elezione al soglio pontificio di Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio. Tauran, infatti, fu il cardinale che annunciò al mondo intero – nella veste di protodiacono – il nuovo pontefice. Era il 13 marzo 2013. La collaborazione fra Tauran e Bergoglio s’è resa sempre più stretta nell’ultimo semestre, da quando il Papa ha iniziato la sua opera di “pulizia” nel contesto delle finanze, puntando i riflettori sullo Ior.
Sotto il pontificato di Karol Wojtyla, Jean-Louis Tauran ricoprì la carica di ministro degli Esteri. Fu ordinato sacerdote nel 1969, mentre quattro anni più tardi, frequentò a Roma la Pontificia Accademia Ecclesiastica e la Pontificia Università Gregoriana, conseguendo una laurea in Diritto canonico. Inizia così il suo servizio presso la Santa Sede nel 1975, vedendosi assegnata la nunziatura apostolica nella Repubblica Domenicana. Successivamente continuò il suo compito di nunzio in Libano, dove rimase fino al luglio 1983. I tredici anni – dal 1990 al 2003 – sono gli anni trascorsi alla guida della Sezione per i Rapporti con gli Stati. Tauran sarà poi nominato cardinale nel corso del Concistoro del 21 ottobre 2003, e nella stessa sede il neo-cardinale si vede nominare bibliotecario e archivista di Santa Romana Chiesa dallo stesso Wojtyla. I rapporti con gli Stati e quelli con gli altri popoli resteranno, tuttavia, una matrice significativa dell’operato di Tauran. Papa Benedetto XVI, infatti, lo invitò alla guida del Dicastero per il Dialogo Interreligioso.
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