Popoli, storie e avventure in un viaggio televisivo targato Alberto Angela. A Passaggio a nord ovest si parte dalla Nabibia e dal suo deserto per arrivare all’avventurosa sfida di due giovani americani a 5600 metri di altezza.

È il risultato di un lungo processo di dilatazione e contrazione della rocce che si spaccano fino ad arrivare a essere dei minuscoli granelli portati dal vento che li deposita formando le dune. Distese infinite dai toni malva e ocra, insomma, tutto ciò che rimane di un’ intera montagna demolita. Accumuli di sabbia con dune alte fino a 320 metri. Dune immense come immenso è il silenzio che le contiene. Un regno di vento e sole. Dune dinamiche, che si spostano ed assumono forme particolari per effetto del vento e colori diversi, dal bianco intenso al giallo fino alle tinte più calde dell’ocra. Un deserto che copre tanti tesori, come i diamanti e quello che resta dell’ingordigia umana che in passato, scatenò una vera corsa all’oro per poi far tornare tutto in balia del vento, della sabbia e del silenzio. Sono queste le dune che stanno lentamente divorando la città fantasma di Kolmanskop. Un tempo fulcro della prospera industria diamantifera, oggi città fantasma, dove il deserto piano piano ha preso il sopravvento e si è insinuato lentamente e subdolamente nelle case, negli orti, nelle baracche, nelle finestre rotte, nelle porte ormai divelte, penetrando proprio dove un tempo fervevano intense attività umane. Poi, furono trovati diamanti più a sud e Kolmanskop, abbandonata, divenne un emblema: una gabbia dorata nel nulla.

A 2000 metri di altitudine con temperature incredibili crescono intere foreste di meli. In Kazakistan esistono delle immense foreste di meli selvatici che hanno circa 165 milioni di anni. Questi meli, i malus sieversii, sarebbero l’origine della mela, ovvero i progenitori delle nostre mele coltivate. La mela, frutto di un albero che affonda le sue radici addirittura nell’Asia Centrale all’epoca del neolitico, più di 10000 anni fa, si diffuse in tutta Europa a partire dall’antichità. Mele commestibili, dolcissime, colorate e dalle forme differenti, popolano questi frutteti dando vita a una straordinaria combinazione di generi naturali, una biodiversità davvero incredibile. Antenata di tutte le mele, la Malus sieversii è dolcissima, resiste a tutte le insidie del progresso, ma non alla deforestazione. L’associazione naturalista e ambientalista Alma ha lanciato l’allarme: rischia di sparire.

Un grido d’allarme che ci giunge dal passato e che vorebbe, ancora affiancarci nel futuro, se glielo concediamo.



