
Finalmente un po' di chiarezza in questo benedetto Partito Democratico (o quel che sarà...).
Perchè tutte le opinioni sono lecite, non ci sono quelle giuste o sbagliate in assoluto, però bisogna parlarsi in modo franco e senza infingimenti.
Ridotto all'osso, il problema del centrosinistra, purtroppo, ha un nome e cognome: Silvio Berlusconi (e tutto ciò che rappresenta e che gli ruota attorno).
Tutta la storiaccia del Quirinale alla fine si è avvitata esclusivamente su questo:
la possibilità di fare qualcosa insieme a Berlusconi (candidatura Marini);
l'assoluto divieto di collaborazione con Berlusconi (proposta Prodi);
possibile collaborazione con M5S per l'archiviazione definitiva di Berlusconi (proposta Rodotà).
Adesso questo passaggio è stato scavallato e si arriverà in pochissimi giorni al dunque:
sostenere o non sostenere un governo politico insieme a Silvio Berlusconi?
E finalmente tutti cominciano a posizionarsi con chiarezza:
- Matteo Renzi dice che si può e si deve fare, senza aver paura delle reazioni del popolo (di piazza e web);
- Il popolo del centosinistra, interpellato per esempio da Ilvo Diamanti nei suoi serissimi studi, dice al 90% che di Berlusconi e del Pdl non ne vuole proprio sapere;
- In varie zone d'Italia si occupano sedi del Pd contro qualsiasi tentazione sulle larghe intese;
- la federazione provinciale di Milano sale sulle barricate e mette nero su bianco che "mai un governo col Pdl".
- Pippo Civati dice che il problema non sono gli elettori che non condividono la linea del Pd ma forse sono i tanti dirigenti del Pd che oramai sono in progressivo distaccamento dai propri elettori.
Bene, benissimo, ognuno sostenga le sue tesi e le espliciti chiaramente.
Ne parliamo anche ad Arcore, Martedì 23 alle 21, all'assemblea degli iscritti presso il centro S. Apollinare.






