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Dalla Calabria ecco il navigatore indoor

Creato il 17 novembre 2013 da Makinsud
Dalla Calabria ecco il navigatore indoor

La start up calabrese GiPStech, ideatrice di un navigatore per ambienti chiusi basato sulle variazioni del campo magnetico terrestre, si aggiudica uno dei 15 premi da 25.000 euro del programma Working Capital 2013 organizzato da Telecom Italia.
QGipstechuesto premio rappresenta soltanto uno degli ultimi riconoscimenti ottenuti dalla start up cofondata da Gaetano D’Aquila, Giuseppe Fedele e Matteo Faggin. Dopo l’approdo tra le finaliste della Start Cup Calabria, competizione di idee organizzata dal TechNest dell’Università della Calabria, GiPStech ha conquistato nel mese di settembre la seconda edizione del TechCrunch Italy, uno dei più grandi eventi organizzati in Italia dedicato alle imprese digitali, tenutosi al Maxxi a Roma.
La start up calabrese si è, così, imposta su altre sette start up scelte tra 200 aziende iscritte alla competizione, aggiudicandosi un premio di 10.000 euro e un pacchetto di visibilità da 40.000 euro offerti dal gruppo Populis, con una rete di oltre 500 siti web specializzati.

L’idea innovativa che hanno sviluppato gli ingegneri della GiPStech riguarda un sistema di geo-localizzazione indoor, in grado di funzionare negli edifici chiusi, dove il segnale Gps non riesce ad arrivare, come un museo oppure un centro commerciale. Grazie all’idea degli ingegneri calabresi sarà possibile costruire mappe e orientarsi con un semplice smartphone. GiPStech è disponibile, al momento, in versione demo e darà la possibilità all’utente di realizzare la mappa di un edificio chiuso e per metterla a disposizione dei visitatori. Per realizzare la mappa basterà semplicemente camminare all’interno di un edificio con il proprio smartphone: percorrendolo, i dati verranno raccolti ed inviati al server che, così, costruirà la mappa. Inoltre, il visitatore potrà scaricare la mappa del luogo di interesse direttamente dall’applicazione per smartphone.

Da un punto di vista del ritorno economico, i primi utili derivanti dal lancio dell’idea si prevedono dopo il secondo anno e mezzo, per una cifra che si aggirerà attorno ai 16 milioni di euro raggiungibili al quinto anno.

Il successo della start up calabrese GiPStech dimostra come sia possibile – anche al Sud e in un periodo di crisi come quello che sta attraversando l’Italia – fare impresa innovativa. La storia conferma che l’ingegno è una caratteristica presente in ogni cittadino italiano e non è insolito che tale peculiarità trovi maggiore espressione proprio nei momenti di difficoltà, quando è possibile fare tesoro della crisi per uscirne con le proprie capacità.


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