Dalla tradizione alla fantasia 4 dolcezze di pan di spagna

Da Piccolina

di Vittoria
Eccoci alla sfida n.47 dell’MT Challenge che si conferma sempre più una splendida scuola di cucina.
Questo mese Caris di Cooking Planner in combutta intercontinentale con Alessandra, ci propone di confrontarci su uno dei pilastri della pasticceria, il Pan di Spagnadeclinato in 4 ricette, due di Massari e due di DiCarlo. Quattro possibilità diverse di realizzare a perfezione una delle basi più utilizzate per la classica torta di compleanno. La famosa e gettonatissima “torta della nonna” con mille versioni o raffinatissimi dolci di pasticceria.
Il post di Caris è un vero trattato sull’argomento, è da leggere e conservare, una vera scuola di cucina.

Come ogni sfida la prima cosa che faccio è cercare ispirazione nell’ambito della tradizione, ovviamente genovese…………..poi mi sono lanciata nelle sperimentazioni
Genova non è mai stata particolarmente famosa per i dolci, che sono pochi e riservati principalmente a feste e ricorrenze. Erano dolci semplici comei canestrelli, i gobeletti, le crostate, i biscotti del lagaccio,il pandolce. Solo per le famiglie nobiliari, come status symbol, venivano prodotti dolci di pasta di mandorle e canditi! Le creme ricche eranoquasi sconosciute.
Fu verso la metà dell’800 che, nella sua pasticceria in piazza Portello, il pasticcere Giovanni Preti inventò una torta ricca, soffice, imbevuta di liquore e farcita di golose creme.
Era nata la Torta Sacripantinaancora coperta da copyright.
Il curioso nome pare preso a prestito dal personaggio ariostesco di Sacripante, re dei Circassi, infatuato di Angelica; personaggio esuberante di robusta corporatura, immagine che ben si adatta a questo dolce ricco e saporito.
La vera ricetta non si conosce nei dettagli, ma molte pasticcerie genovesi riproducono la torta con diverse varianti, molti la realizzano quadrata, con angoli stondati e si chiama Torta Zena perché “Sacripantina” non può essere usato!
Immagini da QUI e QUI
LA SACRIPANTINA
Ho trovato molte ricette di Sacripantina in rete e sui libri, ma nessuna mi convinceva. Mi sembrava che tutte avessero qualche errore. Molte prevedono crema al burro per entrambe le creme, bianca e nera. Troppo pesante!Altre prevedono un disco di pasta frolla alla cannella; mai sentito nella Sacripantina Preti! Altre crema al caffè! Assolutamente no! Ancora ho letto di utilizzare biscotti secchi e amaretti per le briciole di copertura!!!! Addirittura un canestrello in cima alla cupola! Ma che c’entra?Alla fine ho chiesto consiglio a Bruna, la mamma di un mio caro amico, che ha lavorato per anni alla Preti dove la Sacripantina è stata inventata e dove viene tuttora prodotta; la vera ricetta è tuttora coperta da segreto, ma lei l’ha fatta per tanto tempo e credo che i suoi consigli siano quelli “giusti”. Alla prova assaggio mi ha detto che l’avevo fatta con poco liquore, ma che era molto buona!!!

Ingredienti:
Pan di Spagna tradizionale a freddo (di Iginio Massari) come dal post di Caris, mezza dose.
Uova intere 300 g (per me 6 uova) a temperatura ambiente
Zucchero 200 g
Sale g 1,5
Limone grattugiato 1/4
Farina bianca 00 (W 150-170) 150 g
Fecola 50 g
Procedimento:
Montare in planetaria con una frusta fine: uova intere, zucchero, sale limone per circa 12 minuti a media velocità. Setacciare due volte la farina bianca e la fecola e incorporare delicatamente a pioggia. Mettere in stampi imburrati e leggermente infarinati e cuocere a 170°-180° per circa 20-25 minuti per teglie alte 4-4,5 cm.
Fatto il giorno prima e fatto riposare 24 ore

Crema bianca: pasticcera fatta con 3 tuorli battuti con 150 gr di zucchero, mescolare con 80 gr di farina, 50 gr di marsala e poi ½ lt di latte già scaldato. Cuocere finchè ben densa, poi a freddo aggiungere 50 gr di burro morbido. Deve essere ben soda.
Crema al cioccolato: montare 200 gr di burro morbido con 180 gr di zucchero a velofinchè è spumoso, aggiungere 2 cucchiai rasi di cacao amaro e 50 gr di rum, amalgamare bene.
Bagna al liquore: sciroppo fatto con 100 gr di zucchero e 100 gr di acqua, a freddo aggiungere rum e marsala a gusto, circa 60-70 gr per tipo.

Procedimento:
Tagliare il Pan di Spagna in 4 dischi togliendo anche la crosta sotto e sopra.
Rifilare i dischi di 4 misure sempre più piccole, levando così anche la crosta laterale.
Conservare i ritagli bianchi (assolutamente privi di quelli scuri della crosta), lasciarli leggermente asciugare e tritarli con il tritatutto per ottenere le briciole con cui si rivestirà il dolce finito.
Mettere il disco più grande su un doppio foglio di acetato sovrapposto al centro e inumidire di bagna.
Spalmare con 2/3 di crema al cioccolato lasciandola più spessa al centro.
Coprire col secondo disco e inumidire di bagna. Premere leggermente i bordi.
Spalmare con 1/2 di crema bianca lasciandola più spessa al centro.
Coprire col terzo disco e inumidire di bagna. Premere leggermente i bordi.
Spalmare la rimanente crema al cioccolato lasciandola più spessa al centro.
Coprire col quarto disco e inumidire di bagna. Premere leggermente i bordi.
Spalmare la rimanente crema bianca coprendo tutta la cupola che si sarà formata.
Coprire completamente con le briciole preparate e tenere in frigo almeno 3 ore.
Spostare sul piatto di portata e sfilare delicatamente i due fogli di acetato.

Questa prima Ricetta partecipa all’MTChallenge di Aprile

TORTA VELOCE PER RAGAZZI AFFAMATI ...e due!
Una domenica pomeriggio mi sono trovata la casa piena di ragazzoni diciassettenni accalcati in salotto a vedere una delle tante partite. Dopo un po’ come logico hanno cominciato un andirivieni salotto – cucina a prendere da bere e gli sguardi cercavano pure qualcosa da mangiare. Non hanno più cinque anni, ma la merenda la fanno molto volentieri.

Io stavo facendo esperimenti con il Pan di Spagna e ne avevo uno li pronto dal giorno prima. SE avessi avuto un minimo di preavviso, avrei preparato qualcosa di più elaborato, ma povero Pan di Spagna solitario, vogliamo mica lasciarlo languire sulla credenza, che magari si secca?
Bisogna fare qualcosa, ma cosa? E’ Domenica e ho poco tempo, devo arrangiarmi con quello che ho in casa.
Esperimento riuscito, la torta era buona e la rifarò, faceva anche la sua figura!

PAN DI SPAGNA CIOCCOLATO E MARMELLATA CON FROSTING CREMOSO E FRAGOLE
Ingredienti:
Pan di Spagna tradizionale a freddo (di Iginio Massari) come dal post di Caris, mezza dose.
Uova intere 300 g (per me 6 uova) a temperatura ambiente
Zucchero 200 g
Sale g 1,5
Limone grattugiato 1/4
Farina bianca 00 (W 150-170) 150 g
Fecola 50 g
Procedimento:
Montare in planetaria con una frusta fine: uova intere, zucchero, sale limone per circa 12 minuti a media velocità. Setacciare due volte la farina bianca e la fecola e incorporare delicatamente a pioggia. Mettere in stampi imburrati e leggermente infarinati e cuocere a 170°-180° per circa 20-25 minuti per teglie alte 4-4,5 cm.
Fatto il giorno prima e fatto riposare 24 ore

Per facire:
Ganache al cioccolato: scaldate 100 g di panna da montare in un pentolino, levate dal fuoco e aggiungete 100 g di cioccolato fondente a scaglie. Mescolate bene per sciogliere completamente il cioccolato e fate raffreddare a temperatura ambiente.
Mezzo vasetto di marmellata di fragole ridotta in purea e passata al setaccio.
Mezzo bicchiere di latte con un pochino di limoncello

Per la copertura:
7 fragole della qualità piccola e tonda, molto profumata
Foglie di menta o melissa
Frosting fatto con 200 g formaggino spalmabile, 100 g di zucchero semolato, 100 g di panna montata non zuccherata. Lavorare il formaggino cremoso con lo zucchero e aggiungere un cucchiaio o due di latte se la crema è troppo densa. Aggiungere la panna incorporando delicatamente.

Affettate il Pan di Spagna in tre dischi uguali. Inumidire la prima con la bagna di latte e limoncello, spalmare abbondantemente di crema al cioccolato, coprire con il secondo disco, inumidire con la bagna, spalmare di marmellata di fragole, coprire con il terzo disco, inumidire leggermente di bagna.
Spalmare completamente la torta di frosting e decorare con le fragole e la menta.
Questa seconda Ricetta partecipa all’MTChallenge di Aprile

TORTA GOLOSA E CREMOSA  NATA IN CHAT - e tre!
Con le mie carissime amiche e compagne di blog (non solo) ci sentiamo spesso in chat, abitiamo in città diverse ma grazie alla tecnologia moderna possiamo scambiarci idee suggerimenti e chiacchiere come fossimo a lavorare insieme nella stessa cucina.
In questo modo è nata questa golosissima torta.
Tutto è nato da un barattolo di crema di pistacchio siciliana che avevo in dispensa da un po’ e questo favoloso Pan di Spagna di Caris mi sembrava un’ottima occasione per usarla.
La “discussione” è andata avanti per un bel po’ con consigli e sconsigli, anatemi e profezie …..e un sacco di risate. Soprattutto si cercava di non ritrovarsi con un mappazzone, e grazie alla fermezza …e minacce, ai colpi di genio, alle idee luminose di tutta la banda è nata questa golosità.

Ingredienti:
Pan di Spagna tradizionale a freddo (di Iginio Massari) come dal post di Caris, mezza dose.
Uova intere 300 g (per me 6 uova) a temperatura ambiente
Zucchero 200 g
Sale g 1,5
Limone grattugiato 1/4
Farina bianca 00 (W 150-170) 150 g
Fecola 50 g
Procedimento:
Montare in planetaria con una frusta fine: uova intere, zucchero, sale limone per circa 12 minuti a media velocità. Setacciare due volte la farina bianca e la fecola e incorporare delicatamente a pioggia. Mettere in stampi imburrati e leggermente infarinati e cuocere a 170°-180° per circa 20-25 minuti per teglie alte 4-4,5 cm.
Fatto il giorno prima e fatto riposare 24 ore


Farcia al pistacchio di Bronte: 200 g di crema di pistacchio di Bronte (40% pasta di pistacchio, zucchero e acqua) mescolata a 200 g di panna montata.
Farcia cremosa: Una crema pasticcera fatta con 3 tuorli battuti con 150 gr di zucchero, mescolare con 50 gr di farina, la scorza di mezzo limone finemente grattugiata e poi ½ lt di latte già scaldato. Cuocere finchè ben densa e fare raffreddare.
Bagna latte/limoncello circa 150 ml
Marmellata di ribes (casalinga, pari quantità di ribes e zucchero) circa 300 g già passata al setaccio per togliere i semini.
Copertura al cioccolato fatta con 400 g di cioccolato fondente sciolto con 150 g di panna.
Un cestino Ribes rosso fresco
poco albume
100 g di panna montata
Un pugno di granella di pistacchio.

Tagliare il Pan di Spagna in tre dischi. Disporre il primo su due fogli di acetato sovrapposti al centro del dolce (si sfileranno ai due lati quando il dolce sarà pronto)
Inumidire con la bagna, spalmare uno spesso stato di Farcia al pistacchio, sovrapporre il secondo disco, inumidire di bagna, spalmare abbondante marmellata di ribes rosso, poi uno strato di crema pasticcera e infine il terzo disco di Pan di Spagna. Inumidire leggermente poi ricoprire tutto il dolce di glassa di cioccolato. Lasciare che indurisca formando una crosta croccante. Una volta indurito decorare il bordo  con ciuffetti di panna e bacche di ribes. Al centro fate un disco di granella di pistacchio aiutandovi con un coppa pasta. Decorate anche il centro del dolce con poca panna e bacche di ribes. Decorate con due rametti di ribes brinati.
La torta deve risultare molto soffice morbida e cremosa.

Questa terza Ricetta partecipa all’MTChallenge di Aprile

TRAMEZZINO CON INSALATA RUSSA (SICURIIIII?) PER UN PIC NIC! .....e quattro e basta!
Per questa proposta ho voluto scherzare!
Il Pan di Spagna che Caris ci ha insegnato è così versatile che ben si presta a questa preparazione che sembra, SEMBRA …… ma non è.
Il tramezzino, quello buono e ben fatto, è un’opera d’arte! E’ un meraviglioso modo di mangiare abbinando sapori e colori racchiusi tutti in un boccone!
Altro che panino rinsecchito per il picnic!
Gli abbinamenti di sapori possono essere quasi infiniti, ma io amo anche i “classici” che possiamo trovare nei bar. E fra tutti i tramezzini classici, ma fatti con ingredienti artigianali, il mio preferito è sicuramente quello con l’insalata russa.
E allora voglio riproporvelo per questa gara, ma una mia versione particolare, uno scherzo da fine pasto!

Per realizzare questo tramezzino con “insalata russa” ho scelto il Pan di spagna classico (alle mandorle) al cocco da una ricetta di Leonardo Di Carlo (potrete utilizzare farina di nocciole e farina di pistacchi, non farina di noci che richiede l’uso di soli albumi. Per le noci si consiglia di aggiungerle, al pds tradizionale in pezzi medio grandi) proposto da Caris - mezza dose
Uova intere 250 g (per me 5 uova)
Zucchero semolato 118 g
Zucchero invertito (anche miele delicato) 12 g (io miele)
Buccia di limone grattugiato fine 2,5 g
Sale fino 1 g
————————————–
Farina debole W 150-170 118 g
Polvere di cocco 65 g
————————————–
Burro fuso a 45°C 30 g
Unire i primi cinque ingredienti, mescolare e scaldare tutto a 45°-50° C, mettere in planetaria e montare con la frusta fino a una massa voluminosa e stabile. Incorporare delicatamente la farina setacciata (due volte) unita alla farina di mandorle, prelevare 1/10 della massa e unire a questa il burro fuso, quindi aggiungere delicatamente al resto della massa, mettere in stampi e cuocere subito a 180-170° per 20-25 minuti (per tortiere alte 4-4,5 cm), tenendo un cucchiaio di legno fra lo sportello del forno.
L’ho cotto in uno stampo quadrato, fatto il giorno prima e lasciato riposare 24 ore prima di tagliarlo.

Ingredienti per la farcitura:
Frutta fresca di stagione, non eccessivamente matura e non troppo acquosa. Io ho usato fragole, mango, banana
Fogliette giovani di melissa
Una crema pasticcera fatta con 3 tuorli battuti con 150 gr di zucchero, mescolare con 50 gr di farina, la scorza di mezzo limone finemente grattugiata e poi ½ lt di latte già scaldato. Cuocere finchè ben densa e fare raffreddare.

Togliere completamente la crosta al Pan di Spagna al cocco e ricavarne fette quadrate dela misura del pan carrèda tramezzini. Spalmarli abbondantemente di maionese …. Ooops …di crema pasticcera, disporre qualche foglia di melissa e la frutta precedentemente pulita e tagliata a cubetti o bastoncini. Chiudere il tramezzino e servirlo accompagnato da un bicchiere di Brachetto d’Acqui.
Questa è la quarta e ultima Ricetta che partecipa all’MTChallenge di Aprile

Amo sempre di più questa sfida che ogni mese si rinnova, cambia, migliora ...che ogni mese ci fa ammattire, cambiare, migliorare.
Alessandra un grazie di cuore perchè riesci a tenere in piedi questo pazzo pazzo gioco ....chissà cosa succederà a maggio! :-)
Caris non so come ringraziarti per questo meraviglioso mese e questa scuola che hai voluto condividere con noi.

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