Daniele Capezzone sulla ferma condonna del ddl sulle intercettazioni pronunciata dal funzionario dell’ONU Frank La Rue:
"L'Onu si occupi delle dittature non dei ddl"[o magari dei ddl che preludono a dittature…] "Da antico e convinto militante dei diritti umani e civili, della libertà e della democrazia nel mondo [mah…], troverei utile che i funzionari dell’Onu, guatemaltechi e non [nota: Frank La Rue, il funzionario che ha criticato il ddl è guatemalteco; che bisogno c’era di questo riferimento all’origine nazionale?], dedicassero il loro tempo a contrastare le dittature [Ecco. Andiamo avanti], che troppo spesso dettano legge [già. Per esempio ricorrendo a voti di fiducia, controllo dell’informazione…?], o trovano comunque sostegno e copertura, anche nei comportamenti del Palazzo di Vetro. Lo sanno bene gli oppressi di tanti regimi, che in troppe occasioni hanno dovuto fare i conti con i comportamenti e le scelte di questo o quell’organo, di questo o quell’ufficio, di questo o quel funzionario delle Nazioni Unite"
"È invece paradossale che si entri nei processi legislativi di uno Stato libero e democratico [in effetti, non ce ne sarebbe davvero motivo]. Ed è ancora più paradossale - aggiunge -, proprio in tema di stampa ed espressione, che si faccia finta di non vedere che in nessun Paese dell’Occidente avanzato esiste un malvezzo di pubblicare lenzuolate di intercettazioni, in spregio della legge, in clamorosa violazione del segreto istruttorio, travolgendo i diritti dei cittadini, come invece continua ad accadere in Italia [in nessun Paese dell’Occidente avanzato l’informazione è combinata così male e nessun Paese dell’Occidente avanzato ha un portavoce della coalizione di maggioranza del genere!]. Mi auguro - conclude Capezzone - che la politica italiana tutta, maggioranza e opposizione, abbia dignità sufficiente per respingere accuse inverosimili [ma sì, io proporrei di ritirare l’Italia dalle Nazioni Unite, no?]".
Capezzone è uno dei personaggi più versatili, e anzi vero genio enciclopedico del PdL: è in grado di dire sciocchezze su un gran numero di argomenti diversi.