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Daniele farina

Creato il 02 aprile 2014 da Ilcanechesimordelacoda
INTERVENTO DI DANIELE FARINA IN AULA A PROPOSITO DI DROGHE LEGGERE
Signor Presidente, colleghi, membri del Governo, quando abbiamo affrontato per la prima volta questa nostra discussione su questo provvedimento, in quest’Aula, era la fine di giugno dell’anno scorso, quindi vuol dire che abbiamo cominciato a lavorare su questo provvedimento circa un anno fa, uno dei primi. Eppure, questo nostro dibattito che abbiamo svolto testimonia chiaramente che, in quest’Aula, c’è ancora chi proprio non ha capito, c’è ancora chi dai fallimenti non impara nulla e si rimette in impresa con gli stessi errori di sempre. Perché l’altro fatto chiaro, che è di statistica, di percezione, di esperienza, è che il lavoro delle destre sulla sicurezza dei cittadini è stato un disastro e, quindi, siamo qui sostanzialmente per riparare, al netto di qualche divergenza di diverso orientamento su alcuni punti di questo provvedimento; ma, insomma, questo credo sia il senso di quello che facciamo.
Droghe, immigrazione, recidiva, questo è il titolo, breve, degli errori, errori gravi, o meglio, orrori gravi, gravissimi che hanno riempito le carceri e reso più sicuro nessuno, anzi. Questa è l’evidenza, ma invece di prenderne atto, siamo alle solite; invece di salutare il cambio di rotta, qui si parla ancora, si è parlato, si è gridato di «svuota carceri» che non esiste, di indulto mascherato che non esiste, di orde di feroci saladini, alias rifugiati, pronti sulle nostre coste che ovviamente non esistono, o esistono in una misura che necessita di altre politiche, altre strategie, altri orientamenti che le grida che abbiamo percepito fin qui fino a questa mattina.
La realtà, cari colleghi della Lega, è che il colpo mortale alla sicurezza dei cittadini lo avete assestato già voi e da molto tempo, perché, come dire, non eravate innocenti, non eravate altrove, in questi lunghi anni di provvedimenti e secondo voi si penalizza con questo provvedimento la certezza della pena, quasi che la percentuale dei reati che rimangono impuniti, il 90 per cento, fosse diversa sotto i vostri Governi, invece è esattamente la stessa. Quindi, abbiamo potuto vedere che ciò che asserite non è vero e cioè che i vostri Ministri di giustizia e degli interni non hanno operato bene e i numeri elencati dicono esattamente questo: non hanno operato bene.
Ma questa discussione noi l’abbiamo fatta più volte e non siamo avanzati di un passo. L’unica cosa, cari colleghi, che posso chiedervi con un po’ di retorica e anche con qualche corda in più, ve l’ho già chiesto ieri, ma non avete risposto è la seguente: dove eravate, voi, mentre i nostri anziani finivano sotto i ponti, mentre i nostri giovani diventavano disoccupati ? Dove eravate voi ? Ebbene, voi eravate al Governo, con i vostri pessimi Ministri degli interni e di giustizia. Voi governavate mentre i nostri anziani erano sotto i ponti e i giovani disoccupati ! Questa polemica potrebbe continuare a lungo, perché questo è un pezzo dei provvedimenti che devono arrivare, di un ritardo che il Parlamento ha avuto, perché a me piace concludere per restituire serietà alle cose che diciamo e che facciamo, per cui non ci sono, come mi è sembrato di capire, nuove teorie da affrontare sui padani che sbagliano; noi abbiamo, invece, l’urgenza e la necessità di intervenire nel merito dei problemi di questo Paese di cui anche le carceri e il sistema della giustizia civile e penale fanno parte.
Noi ci abbiamo messo un anno e a me questa discussione sarebbe piaciuto farla anche con Paolo Consoli, di 42 anni, ma lui si è impiccato nel carcere di Lecce il 7 marzo scorso, mi sarebbe piaciuto farla con Benedetto Murro, di 41 anni, ma anche lui si è impiccato il 20 febbraio di quest’anno, con Angelo Amuso, ma lui sì è impiccato il 19 di febbraio, anzi si è asfissiato, mi sarebbe piaciuto farla con Mario Cantone, impiccato, con Salvatore Manno di Vibo Valentia, impiccato anch’esso, e siamo solo al 7 febbraio, lo ripeto siamo solo al 7 febbraio, c’è una lista lunga; non so quali reati abbiano commesso questi cittadini, non so se questo provvedimento avrebbe potuto evitarlo però noi abbiamo 530 casi in dieci anni a cui si aggiungono quasi cento operatori di polizia penitenziaria e forse una diversa gradazione delle pene, diversi provvedimenti ci porterebbero in una situazione diversa, più vicina all’Europa e non oggetto di sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo. Allora, credo, anche per rispetto di tutti costoro, visto che la pena di morte non fa parte del nostro ordinamento, che noi dobbiamo approvare questo provvedimento, ma andare molto oltre, anche, perché la sicurezza dei cittadini venga garantita, ma anche gli elementi di civiltà minimi che uno Stato deve avere.
 E secondo me questi sono provvedimenti che riescono, a differenza dei vostri, a cogliere entrambi gli obiettivi. Dunque, il gruppo di Sinistra Ecologia Libertà voterà certamente a favore di questo provvedimento di legge

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