Oggialcinema.net ha intervistato per voi Daniele Russo
Com e’ nata la passione per questo mestiere? E’ legata a qualche episodio della tua vita particolare?
Diciamo che sono nato in un teatro….se hai i genitori (Tato Russo e Dalia Fediani) attori e registi teatrali e sei un bambino curioso e “buffone” come ero io da piccolo credo sia difficile non cadere nella trappola della recitazione da grande. Ed infatti da sempre alla fatidica domanda “che vuoi fare da grande” mentre i miei coetanei si sbizzarrivano tra pompieri astronauti e piloti di formula uno io ho sempre risposto l’attore! Adesso spero che non ci cadano anche i miei figli….ma la vedo difficile!
Quali difficolta’ deve affrontare chi vuole fare l’attore?
Credo che ogni percorso presenti delle diverse difficoltà perché è comunque un processo di crescita individuale. Quello che rappresenta il bello ed il brutto di questo mestiere secondo me è la mancanza di oggettività; non esiste l’attore bravo, il film bello, lo spettacolo straordinario ma tutto è legato a chi e come recepisce l’opera. Questo per un attore può rappresentare una continua altalena di soddisfazioni e delusioni che da un lato potrebbe destabilizzare ma dall’altro aiutare a crescere. L’importante è rimanere fedeli al proprio percorso e onesti intellettualmente.
Puoi raccontarci il tuo personaggio?
Nicola Sorrentino rappresenta tutto quello che io non vorrei mai vedere per il mio paese. Un uomo politico che invece di difendere e progettare per il futuro del proprio paese aiuta a seminare morte (anche a lungo termine, se pensiamo ai rifiuti tossici) non è degno nemmeno di essere chiamato uomo. Paradossalmente “apprezzo” di più il camorrista che si arma e rischia la vita ogni giorno in prima linea piuttosto che uno che agisce nell’ombra per i propri interessi quando invece dovrebbe tutelarci. Alla luce di questo chiaramente ho cercato di lavorare sull’ambiguità, la mellifluità caratteristiche che credo non manchino mai a questo tipo di persone.
Se potessi scegliere quale personaggio (storico o contemporaneo) vorresti interpretare e con quale regista vorresti lavorare?
Beh personaggi ce ne sono miliardi e sceglierne uno è quasi impossibile. Chiaramente i personaggi più belli ed interessanti da interpretare sono quelli più contrastati, tormentati con più sfumature. Sicuramente non trovo molto stimolante interpretare personaggi troppo vicini a me perché preferisco sempre mettermi in gioco e rischiare di sbagliare piuttosto che fare la cosa più semplice.
Diciamo che preferisco farti una lista di registi che amo perchè non oso immaginarmi su un set diretto da loro e la lista comunque potrebbe essere infinita….da Tarantino a Salvatores, da Burton a Sorrentino, da Scorsese a Bertolucci, passando per Moretti, Coppola, Greenaway, Lynch etc etc, oppure giovani interessanti come De Angelis, Lombardi , Costanzo.
Progetti futuri?
Incrocio le dita per un progetto molto importante del quale non oso ancora parlare e poi sto lavorando alla versione teatrale di Arancia Meccanica a 50 anni dall’uscita del sensazionale romanzo di Burgess che diede vita al capolavoro indimenticabile di quel genio di Kubrick.
di Katya Marletta