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DARK BAR (1988) di Stanley Florency (Stelio Fiorenza)

Creato il 23 agosto 2011 da Close2me

dark_barDimenticabile esordio registico di Fiorenza, già distributore cinematografico, sceneggiatore ed assistente regista di Beppe Cino (Il cavaliere, la morte e il diavolo) e Mario Gariazzo (Play Motel ed Incontri molto… Ravvicinati del quarto tipo).
“Elisabeth esce di casa perché ha un appuntamento con Mark, poi va alla stazione dove qualcuno le consegna un impermeabile rosso, quindi viene trovata uccisa nella toilette del Dark Bar con l’impermeabile addosso. Sua sorella Ann invece fa la sassofonista al Blue Sister’s Bar e, constatata l’assenza di Elisabeth, si mette a indagare: scoprirà che la defunta era implicata in una storia di droga”
Anno di produzione sventurato per l’opera prima (ed ultima) del romano Fiorenza, quando il cinema Italiano di genere era ormai solo un lontano ricordo, sostituito senza sconti da sventurate opere tristemente paratelevisive. Dark bar, nonostante i deboli intenti thrilling del soggetto, segue la corrente, rivelandosi fin dai primi minuti un esemplare epitaffio del giallo all’italiana: fotografia piatta, scenografie desolanti, livello recitativo scadente ed un montaggio che definire approssimativo è generoso. L’incipit con Barbara Cupisti – unica salvabile nel cast – vorrebbe promettere atmosfere noir e rimandi al maestro De Palma, ma i mezzi si dimostrano evidentemente limitati, tanto da porre ben presto lo spettatore davanti a qualcosa più simile ad una fiction TV (dialoghi nonsense compresi) che ad un’opera per il grande schermo. Il tema surreale dell’occhio sfuma, purtroppo, inesorabilmente nel nulla ed i momenti di comicità involontaria si moltiplicano, regalando alla memoria solo il breve nudo in doccia di Marina Suma.
Funzionali e piacevoli le partiture musicali di Carlo Siliotto.


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