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David di Donatello, che beffa per “La grande bellezza”

Creato il 13 giugno 2014 da Makinsud

Nove premi ma anche una beffa finale, difficile da digerire: “La grande bellezza”, dopo aver sbancato Hollywood, fa incette di statuette anche ai David di Donatello, l’equivalente del premio Oscar qui in Italia. Grande emozione per Sophia Loren, premiata dal figlio Edoardo. grande bellezza castUn’interminabile cerimonia, finita con un 9-7: la “sfida” Sorrentino – Virzì andata in scena ai David di Donatello, rassegna che premia i miglior film cinematografici italiani,  la vince, di poco, il regista napoletano che però deve subire anche una piccola beffa finale. La statuetta di “miglior film” è infatti andata a “Il capitale umano” del collega livornese, una sorpresa considerato che “La grande bellezza”, solo pochi mesi fa, aveva conquistato l’America, patria del cinema, vincendo il Golden Globe e il premio Oscar come “miglior film straniero”. Ma è stato lo stesso Paolo Virzì, dopo aver ricevuto il premio, a celebrare Servillo e co. : “Noi italiani siamo una strana etnia: alterniamo scoramento a glorie, pochi anni fa tutti celebravamo la morte del cinema italiano e ora si trionfa con tanti premi, a partire dall’Oscar a Sorrentino“. Il regista napoletano deve “accontentarsi” del premio di “miglior regia”, mentre a Toni Servillo, anche lui campano, è stato eletto “migliore attore protagonista”: per lui è il quarto riconoscimento ai David dal 2005.  “La grande bellezza” è stata premiata anche per la produzione (Indigo Film), per la fotografia (Luca Bigazzi), per la scenografia (Stefania Cella), per i costumi (Daniela Ciancio), per il trucco e il parrucco (Maurizio Silvi e Aldo Signoretti) e, infine, per gli effetti speciali visivi (Chromatica). lorenMomento di commozione per Sophia Loren, premiata con il “David Speciale” dal figlio Edoardo, con cui ha girato recentemente un cortometraggio “La voce umana”, con alcune scene girate nel cuore della Sanità. E’ lo stesso figlio a celebrare la “divina Sophia”: “E’ così raro trovare una persona come mia madre che riesce a rimettersi in gioco dopo tutto il successo che ha avuto”. Altri premi targati “made in Sud” sono quelli del “David giovani” e della “miglior regista esordiente” andati a “La mafia uccide d’estate”, splendida commedia che ricostruisce, in un modo tra il paradossale e l’ironico, gli omicidi criminali di Cosa Nostra avvenuti a Palermo tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni Novanta.


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