Depositato il documento della difesa del
Cavaliere per l'udienza del 4 ottobre. Si chiede la 'ricusazione' dei
componenti non imparziali. L'ex premier non parteciperà ai lavori: "Mia
presenza sarebbe sceneggiata". Stefàno annuncia la diretta audio-video.
Giovanardi contro la manifestazione di piazza Farnese: "Distoglie
l'attenzione" (Fonte: Repubblica.it)
...eia eia...mavalà!...
ROMA - La
memoria difensiva del senatore Silvio Berlusconi è stata depositata
questa mattina presso la segreteria della Giunta delle elezioni e delle
immunità del Senato. Ne ha dato notizia il presidente dell'organismo
parlamentare Dario Stefàno: "Spero che questa scelta del senatore
Berlusconi possa servire a svelenire il clima". La presentazione è
avvenuta nei termini previsti dal regolamento - a 10 giorni dal voto che
ha bocciato la relazione del senatore Pdl Andrea Augello.
"Mia presenza sarebbe sceneggiata".
Ventisei pagine nelle quali - è la novità principale -, il Cavaliere
chiede le dimissioni dei componenti della giunta (10 secondo il
documento, di Pd-M5S-Sel, tra cui lo stesso presidente Stèfano) che,
essendosi espressi sul caso, non possono più essere considerati
imparziali. "Ove ciò non dovesse accadere - si legge nel documento - si
chiede il ricorso alla giunta per il regolamento del Senato perché
provveda a modificare le relative norme che non consentono
oggettivamente un giusto processo". Nella memoria si ripropongono in
larga parte le istanze già bocciate nella proposta di Augello. Si
ribadirebbe cioè l'incostituzionalità della legge Severino e la
necessità di sottoporla alla Consulta. Inoltre si chiede di sospendere
"il giudizio in attesa della decisione della Corte Europea" presso la
quale è stato presentato un ricorso contro la legge Severino e che
dovrebbe decidere "in tempi assai ravvicinati, ovvero nell'ordine di
pochi mesi".
Esclusa la presenza di Berlusconi in udienza.
"Nessuna utilità vi potrebbe essere nel partecipare a un giudizio del
quale si sia già previamente conosciuta la sua conclusione" - si legge
nel documento -. "Non sarebbe che una mera sceneggiata in un copione già
ampiamente scritto".
Diretta audio-video dell'udienza. Stefàno,
nuovo relatore del procedimento, annuncia comunque di aver "chiesto e
ottenuto dal presidente Grasso l'autorizzazione alla diretta audio-video
della seduta pubblica del 4 ottobre, anche perché le ragioni della
difesa possano essere conosciute direttamente da tutti, dai cittadini e
dalla stessa comunità dei giuristi". "Il mio auspicio - conclude il
senatore di Sel - è che si possa proseguire a lavorare con serenità e
con l'impegno responsabile di tutti, a partire da me quale Presidente
della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari".
Giovanardi contro la manifestazione.
Punta l'attenzione sull'appuntamento in giunta anche Carlo Giovanardi:
"Si tratta di una formidabile occasione per poter spiegare
dettagliatamente all'opinione pubblica tutte le macroscopiche anomalie e
le forzature" - ha sottolineato il senatore del Pdl. Critiche, invece,
per la concomitante manifestazione a piazza Farnese, convocata da
Daniela Santanchè. "Servirà soltanto a distogliere l'attenzione da
questa annunciata "mascalzonata", che inchioda il Pd alle sue
responsabilità di vero destabilizzatore del quadro politico
consentendogli di sfruttare provvidenziali vie di fuga mediatiche" ha
aggiunto Giovanardi.
Berlusconi ha presentato nel suo documento la lista dei nomi di tutti i membri della giunta che hanno espresso pareri su caso del pregiudicato di Arcore. Ha fatto dieci nomi. Guarda caso, esattamente tuutti e solo quelli dei membri di opposizione. Si deve dedurre che NESSUNO di quelli vicini a Berlusconi, in giunta, abbiano mai espresso pareri sul caso. Eppure a me sembrava di averne sentito diversi, in interviste e talk-show...
Evidentemente, secondo il delinquente in questione, solo i pareri a favore della decadenza inficiano il credito di imparzialità dei membri della giunta. Non i pareri contrari alla decadenza. Quelli hanno il crisma della imparzialità e della neutralità della legge.
Come tutti sanno, infatti, "La Legge è Uguale per Tutti". Ma per qualcuno è più uguale.
Tafanus