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dECOalogo: l’eco decalogo per sopravvivere alla crisi

Creato il 13 marzo 2013 da Davideciaccia @FailCaffe

riciclo_creativo_lampadine Ormai tutti parlano di questa crisi, della gigantesca ondata di perdite economiche e perdite di valori, perdita di fiducia, perdita di salute appresso alle bollette e alle tasse che aumentano. Le stiamo provando tutte, ma, diciamoci la verità, nessuno sa davvero come uscire da questa crisi… Però non bisogna disperare, c’è sempre qualcosa che possiamo fare, c’è sempre una scelta, basta avere un po’ di curiosità e rimboccarsi le maniche.crisi_abitudini

Ecco un piccolo decalogo ECO-logico, ECOnomico, ECO-sostenibile, insomma un dECO(a)logo… per risparmiare qualche soldino e vivere meglio.

1. SPEGNETE LA LUCE, o la lucina rossa degli apparecchi elettronici in stand-by. Quante volte ci dimentichiamo le luci accese in stanze vuote e apparecchi in stand-by inutilizzati per giorni interi? Beh, sappiate che si può risparmiare fino a circa 100€ all’anno per famiglia/casa, solo ricordandosi di spegnere le lucine di tv, stampanti, computer, casse e simili. Oppure basta comprare una ciabatta multipresa con interruttore, per spegnere tutto in un colpo solo! Mica male, se considerate che pagate una cosa che non state usando!

2. NO AGLI SPRECHI ALIMENTARI: nell’era del consumismo ci hanno abituati a pensare che se sei ricco lo devi mostrare, e per mostrarlo devi comprare, qualsiasi cosa a qualunque costo. Anche a costo di buttare via la roba. Questo vale soprattutto per i cibi. Compriamo kg su kg di roba, che magari lasciamo in frigo fino alla data di scadenza, per poi buttarla via senza neanche scartarla. Questo accade perchè andiamo a fare la spesa nei grandi ipermercati una volta al mese. Ci carichiamo di roba, e magari non guardiamo la scadenza. Perdere una mezz’oretta di più quando facciamo la spesa, per renderci conto di quello che compriamo e scrivere una lista prima di uscire di casa (e rispettarla) ci aiuterà a non comprare cose inutili, poco salutari, o che butteremo via senza mangiare. Meglio comprare poco alla volta, anche sotto casa, ma non buttare via nulla! E portatevi una borsa della spesa, eviterete di accumulare sacchetti di plastica inutili e non riciclabili.

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3. KMzero e SPESA ALLA SPINA: se siete già al livello avanzato della “spesa intelligente” potete fare un passo ulteriore e cercare di consumare a KM0 e/o evitando gli imballaggi (che rappresentano una parte importantissima del costo del prodotto, insieme alla pubblicità, incredibile ma vero!) Comprare a KM0 significa assicurarsi che quello che compriamo provenga dal nostro territorio. Esempio banale: se nel mio quartiere (o nella mia città, o regione) c’è un produttore di arance, ciliegie, o olio, perchè devo comprare quelle importate dal Marocco? In questo modo infatti fate 3 cose buone: primo, aiutate i piccoli e medi produttori locali, secondo evitate l’inquinamento dovuto al trasporto intercontinentale di prodotti che non necessitano l’importazione, terzo, risparmiate perchè chi deve guadagnare è solo il produttore, e non tutti gli intermediari! Lo stesso vale per i prodotti “alla spina”, o sfusi (come si faceva prima, che la pasta te la mettevano in un foglio di carta). Se si è interessati, si possono trovare un sacco di prodotti alla spina: vino, olio, latte, detersivi, pasta, riso, legumi, cereali… Ma soprattutto, anche se non riuscite a comprare sfuso, evitate almeno le confezioni multi-imballaggio (la merendina imballata nella bustina trasparente, nel cartone, a sua volta imballato, e magari in confezione doppia con ulteriore pellicola!): non serve a niente, inquina, e costa di più! Se siete interessati potete cercare il GAS (gruppo di acquisto solidale) più vicino a voi, o un negozio alla spina (adesso anche alcuni grandi marchi di supermercato stanno seguendo questo trend e all’Ipercoop o all’Auchan potete trovare alcuni prodotti “sfusi”).

4. CLIMA Sembra che negli ultimi anni i consumi legati al riscaldamento d’inverno e al condizionamento d’estate, siano arrivati a picchi talmente alti che spesso abbiamo assistito a black-out inquietanti. Ma io mi chiedo: prima (del condizionatore) come facevano? Questo perenne controllo climatico è strettamente necessario? E soprattutto è necessario tenere il riscaldamento a 27° (magari fuori ci sono 12°) e magari tenere le finestre aperte per far cambiare aria? Sappiate che per sentire la differenza dall’esterno all’interno basta una differenza di 2 – 5 gradi. Il resto è grasso che cola.

5. EFFICIENZA E RISPARMIO: se dovete cambiare le lampadine o un elettrodomestico, puntate sull’efficenza perchè vi darà un grande risparmio in futuro. Viceversa, se puntate al risparmio all’acquisto, ne pagherete le conseguenze dopo, con bollette sempre più salate, e acquisti più frequenti. Per il principio “come spendi, mangi” Stessa cosa se dovete ristrutturare una casa o cambiare gli infissi. Esistono inoltre alcuni incentivi economici per chi sceglie soluzioni eco-compatibili: alcuni lavori di ristrutturazione possono essere rimborsati fino al 55% dallo stato. Sapevatelo!

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6. CAR-SHARING E TRASPORTO PUBBLICO: nella maggior parte dei paesi europei  è da tempo diffuso il fenomeno del car-sharing (condivisione dell’auto). Il concetto è semplice: se io devo andare in un posto e ci devi andare anche tu, andiamoci insieme e dividiamo le spese. Solo che non lo fanno solo per “dare un passaggio” ma è proprio una filosofia di vita. C’è gente che ha rinunciato all’auto di proprietà perchè con questo sistema si risparmia (assicurazione, bollo, revisioni etc). Ovviamente, chi usufruisce della macchina di un altro (o del gruppo che l’ha acquistata in comune) ne divide le spese. Ma si può usare per qualsiasi cosa: dalla spesa, al lavoro, ai viaggi (per le lunghe percorrenze, segnalo il sito blablacar.it di cui vi ho già parlato qui). Ma se non vi sentite ancora pronti, optate per i trasporti pubblici, e se sono poco efficienti, o male organizzati (ma provateli prima…) tirate fuori la vecchia bici e iniziate a pedalare: risparmierete anche sull’abbonamento in palestra!

7. ANDATE A ZAPPARE, perchè no? In tempi di crisi, perchè non provare a “tornare al passato”? Almeno un pochino. Creare un piccolo orto, o un giardino pensile, magari con le erbe aromatiche e due pomodori all’inizio, può diventare, con il tempo, una soluzione economica anche per procurarsi del cibo. Infondo per nutrire un famiglia di 4 persone o un singolo, non servono tonnellate di roba. Soprattutto se avete un giardino o un pezzetto di terra a disposizione, piantate qualche verdura, qualche pomodoro, o delle fragole, o le erbe aromatiche. Vuoi mettere l’odore di una foglia di menta o di basilico appena raccolti? senza pesticidi, conservanti e imballaggi? Dal produttore…al consumatore! E se dividete l’umido dagli altri rifiuti avrete anche il compost per fertilizzare il vostro orto.

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8. DIFFERENZIATE: la raccolta differenziata dovrebbe essere ormai un must, eppure non tutti la fanno. A volte può sembrare noiosa, ma una volta che vi sarete organizzati e avrete preso l’abitudine, senza differenziata vi sentirete persi. Inoltre, è bene sapere che differenziando si può guadagnare… dei buoni spesa! Esatto, avete letto bene. L’Amiu Bari, per esempio,ha previsto alcuni centri di raccolta differenziata in cui i vostri kg di rifiuti verranno pesati e ricompensati con ecopunti e alla fine della raccolta riceverete dei buoni spesa Coop. Non è una favola: carta, vetro, lattine, plastica, olii esausti, materiali elettronici…non sono solo spazzatura! Come dire: la spesa…vale l’impresa!

9. RICICLA E RIUSA: se siete dei prodi del bricolage e avete un po’ di manualità, mentre guardate la tv, potete mettervi all’opera per creare qualcosa di unico dai vostri avanzi. Cose che non utilizzate più, vestiti, oggetti, ma anche lattine, scatole e tanto altro, possono diventare altre cose, utili, uniche e divertenti. Magari passando del tempo con gli amici o la famiglia, creando dei piccoli laboratori domestici. E se vi mancano le idee, basta farsi un giro su internet e ne troverete per tutti i gusti: dai collant sfilati che diventano fiori o tappeti, alle scatole che si trasformano in librerie, ai tappi in tende e così via… Vi accorgerete della soddisfazione di dire “questo l’ho fatto io!

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10. MOONCUP Avete mai pensato a quali sono i rifiuti non riciclabili più ingombranti? Facile, quelli che siamo costretti a usare con una certa frequenza e ai quali non si può rinunciare: pannolini per bambini e assorbenti femminili. Solo in Italia si producono 120.100.000 chili all’anno di rifiuti difficili (assorbenti e pannolini, composti per un’altissima percentuale da derivati di petrolio e per la restante parte da cellulosa, quindi alberi), ovvero 228 chili al minuto. Immaginate nel mondo. Oltre al fatto che, essendo acquisti necessari e di uso costante nel tempo, le aziende continuano ad aumentare i prezzi. Ma non è vero che non si può fare niente, come ho detto all’inizio, una scelta c’è sempre. Sempre più aziende si stanno indirizzando alla produzione di pannolini lavabili (come quelli delle nonne, ma un po’ più moderni) o eco-compatibili, composti cioè non da derivati di petrolio e cellulosa, ma da risorse rinnovabili (amido di mais e simili). Per gli assorbenti invece, niente di nuovo, basta saper cercare, e si scopre la coppetta mestruale (o Mooncup inventata negli anni 60 e tenuta nascosta dalle multinazionali) ovvero un contenitore in silicone anti-allergico, che sostituisce un tampone, non ha controindicazioni, non si getta, è lavabile, sterilizzabile, facile e comodo da usare, non crea allergie o irritazioni, e si compra una volta sola nella vita per 30€ circa, al contrario di un pacco di assorbenti che costa in media 3,50€ al mese, per ogni donna, che, con una fertilità media di 40 anni, spende più di 1500€ in assorbenti, con un impatto incredibile sull’ambiente.

Di consigli ce ne sarebbero molti altri. Ma come avete visto basta avere un po’ di voglia di cercare soluzioni alternative, e si può risparmiare anche in tempo di crisi. Think different, non è solo lo slogan di un marchio, può essere davvero un modo di vivere diverso, non facendosi abbindolare dalle pubblicità di giovani donzelle che fanno la ruota, o programmi demenziali che lucrano sulla disperazione altrui. E voi cosa fate per risparmiare in tempo di crisi?

Etuttounsogno


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