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Decreto legge Tremonti in arrivo per tagliare i privilegi dei politici. Proposte di legge anche per vietare la doppia professione e la riduzione del numero dei Parlamentari

Creato il 26 giugno 2011 da Lupoantonio

Decreto legge Tremonti in arrivo per tagliare i privilegi dei politici. Proposte di legge anche per vietare la doppia professione e la riduzione del numero dei ParlamentariHo parlato giorni fa in un articolo dei privilegi dei politici italiani e, in modo provocatorio, ho ipotizzato la possibilità di indire un referendum per l’abrogazione di questi privilegi. Ebbene, il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha preparato una bozza di decreto legge in questo senso, pronto per essere votato dal Consiglio dei Ministri e mandato in Parlamento per la sua approvazione (che abbia letto il mio articolo?).

Contrario ad abbassare le tasse per mancanza di fondi (in contrasto con Berlusconi, che vorrebbe invece tagliarle per riacquistare la fiducia degli elettori) Tremonti ha preparato sette articoli in cui sono elencate le misure da adottare per

tagliare almeno una parte dei privilegi di cui godono i nostri politici. Privilegi, ricordiamo, che costano ai cittadini miliardi di euro all’anno. Questi sono i sette punti del programma di Tremonti:

1. Gli stipendi dei politici (parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e comunali) non potranno superare quelli medi europei.
2. La cilindrata della auto blu non potrà superare i 1600 cc. e si taglieranno anche parecchie auto con autista.
3. I voli di Stato saranno limitati al Presidente della Repubblica, del Consiglio, della Camera e del Senato. Gli altri viaggeranno con voli di linea.
4. Taglio dei vitalizi per chi ha occupato poltrone per cinque anni, come pure dei benefit e delle agevolazioni di cui godono gli ex politici, come auto, telefoni, uffici, tessere stadio, biglietti treni e aerei.
5. Tagli a caffè e ristorante del Parlamento ed alle spese per trasferimenti dei Parlamentari.
6. Le spese elettorali (finanziamento ai partiti) saranno pagate in proporzione alla durata della legislatura e non anche a quei partiti che non sono presenti in Parlamento.
7. Accorpamento in un unico fine settimana di elezioni e referendum.

E’ senza dubbio un programma ambizioso che ovviamente non a tutti i politici sarà gradito. Queste misure non saranno sufficienti per abbassare le tasse, ma da qualche parte bisogna pur cominciare per poter risparmiare. E’ anche un segnale di buona volontà in un momento così difficile come quello attuale. Speriamo che Tremonti riesca a far passare il decreto.

La ciliegina (anzi due ciliegine) sulla torta potrebbe venire anche da altre due proposte di legge. Una presentata dal senatore Marco Follini che vieterebbe ai parlamentari in carica di svolgere altre professioni durante il mandato (e questo garantirebbe più presenza da parte loro durante i lavori in Parlamento). L’altra, che verrà presentata a giorni dal capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto e dal suo vice Massimo Corsaro, che ridurrebbe il numero dei deputati da 630 a 500 e quello dei senatori da 315 a 250.
Sarà troppa grazia?


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