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Delikatessen – I

Da Pioggiadinote

Delikatessen – I

C’era la frittata di pasta. Povera e principesca, densa, salata il giusto un po’ di più sulla crosticina, l’adoravo…compagna dei viaggi in treno verso Napoli, scompartimento cuccette di seconda classe, lenzuola finte, non si dorme, ma c’è lei, la frittata di pasta. La mattina dopo c’era il latrato di Pucci ad accoglierci (fin dall’ultimo piano, mentre salivamo l’elegante scalinata), e in cucina il latte caldo con i biscotti (non è che il latte caldo fosse la mia bevanda preferita, ma i biscotti mi piacevano).

Che altro, in un’ipotetica selezione capitanata dalla mitica frittata di pasta?

Da mio padre la minestra di riso con la panna, le pizze (base comprata fresca), la coppetta “dei campioni” (di una marca ignota, molto più buona di quelle dei bar)

Della cucina di mia madre invece amavo specialmente la polenta con il latte, la focaccia ripiena di prosciutto cotto…la…pasta(calda) con il latte (freddo)… (ebbene sì, questo è il lato milanese)

Mia nonna materna (che cucinare non amava) ci proponeva un risicato menù, del tutto privo di frutta e verdura ma anche di qualunque escursione gastronomica fantasiosa, che trovavamo buono senza riserve: la pasta con il pomodoro concentrato, i sofficini, ancora il prosciutto cotto…e a merenda il pane con burro e zucchero, un classico

(…Delikatessen infanzia anni ’70)

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