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Denunciate tutto ma non le scie chimiche!

Creato il 22 agosto 2011 da Tnepd

Denunciate tutto ma non le scie chimiche!

Denunciate tutto ma non le scie chimiche! Qui sopra lo screenshot di un sito (“sereno regis”) che a parole denuncia lo strapotere dei banchieri e riferisce di quanto succede in Islanda (cosa doverosa per altro). In Islanda infatti con un referendum i cittadini hanno mandato al diavolo i creditori che volevano strangolarli con debito pubblico. Le votazioni si sono tenute a Marzo ed i NO al pagamento del debito hanno stravinto con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell’esecutivo. L’Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l’Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta un’Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l’attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese). Denunciate tutto ma non le scie chimiche! Però, come avrete notato, l’immagine che fa da sfondo all’articolo, anzi a tutti gli articoli di questo sito, è una palese pubblicità subliminale delle scie chimiche. Insomma pubblicando quello sfondo dietro i propri articoli, il sito in questione abitua le persone a considerare normale la visione di una bianca scia dietro un aereo. Normale? Ma se queste scie a volte coprono il cielo per ore e ore sull’Italia intera mentre i meteorologi parlano di velature e dicono che le scie di condensa a volte oscurano il sole per pochi minuti! A questo punto viene il dubbio, ma questi qui sono in buona fede e si sono fatti fregare da qualcuno che gestisce la grafica? In effetti da quanto sappiamo i grafici, quelli pubblicitari soprattutto, percepiscono fondi extra pagati in nero se inseriscono panorami di cieli con scie nelle loro opere, però come mai sul sito non pubblicano il commento che segnala educatamente la questione? 

Denunciate tutto ma non le scie chimiche!


Forse sono tutti in ferie in questi giorni? Ci credo poco, anzi pochissimo e chi segue questo blog sa benissimo perché: al solo leggere le due parole “scie chimiche” i gestori di questi siti reagiscono in una maniera fin troppo prevedibile: silenzio, tentennamenti, ripetizione della triste litania “non abbiamo ancora trovato nessuna prova …

Cosa ci insegna tutto questo? A meno che il sito in questione non cambi sfondo nel giro di pochi giorni pubblicando il commento e denunciando coraggiosamente le scie chimiche possiamo dire che:

1) per il sistema che ci opprime e ci avvelena si può tollerare la denuncia dello strapotere delle banche e persino del signoraggio ma difficilmente si tollera la denuncia delle scie chimiche 2) dare ad alcuni siti di regime l’opportunità di denunciare il signoraggio può permettere di avere all’occorrenza qualcuno che controlli e/o gestisca la protesta della gente per conto dei soliti noti

3) la presenza dell’icona di Gandhi nel logo si questo ed altri siti sembra proprio una sorta di esca per attirare le persone di buone sentimenti verso specchietti per le allodole 
Dulcis in fundo ci viene un sospetto, visto che adesso (ma solo adesso quando quello che succede in cielo è fin troppo evidente) alcune entità, di cui però non c’è molto da fidarsi, stanno iniziando a denunciare le scie chimiche.
Dopo le interrogazioni parlamentari di Di Pietro, abbastanza raffazzonate e di poca incisività, che sembrano fatte apposta solo per far credere a qualcuno che il suo partito voglia denunciare realmente le scie chimiche, dopo le rivelazione dell’ex dirigente dell’FBI (persona che appunto per questo potrebbe essere ancora legata al sistema e fare il doppio gioco), adesso abbiamo la Casaleggio (azienda che cura le comunicazioni per conto di Beppe Grillo e Di Pietro) che nel suo nuovo sito tze tze pubblicizza persino gli articoli contro le scie chimiche del sito scienza marcia.
Possiamo sempre sperare che dentro quel progetto ci lavori anche una persona onesta che faccia del suo meglio per parlare anche di cose veramente scottanti, però il dubbio è quantomeno legittimo poiché da quando Beppe Grillo lavora con la Casaleggio non parla più nemmeno di signoraggio (figuriamo se poi parla di scie chimiche). A tal proposito vedetevi questo breve video:

D’altronde anche Alex Jones, che pur denuncia le scie chimiche sembra essere collegato al sistema di potere, così come sicuramente lo è Giulietto Chiesa che afferma l’esistenza delle scie chimiche ma dice che prima di fare qualcosa di concreto occorrerebbero prove più tangibili, ed alla fine la tira così lunga che in realtà non fa che tenere in stallo tutti quelli che si fidano di lui. D’altronde non potrebbe essere altrimenti perché costui appartiene ad un organismo (il WPF), che stila documenti a favore della geoingegneria, ovvero che propone di spruzzare particolato metallica nell’aria utilizzando degli aerei!
A qualcuno questi ragionamenti possono sembrare contorti, ma se pensiamo che le scie chimiche sono il tassello principale per comprendere davvero quello che sta succedendo in questo scorcio pre-apocalittico di fine di un’epoca, si comprende come sia è necessario (per l’élite che ci opprime) far sì che anche l’opposizione contro le scie chimiche, qualora e laddove monti in maniera massiccia, sia capitanata da doppiogiochisti manovrati dalla stessa élite, che facciano sviare la protesta dai suoi veri e naturali obiettivi. Non ci occorre infatti una riforma del sistema con uomini nuovi e puliti al posto di quelli vecchi (come suggerirebbero le proposte “ingenue” di Beppe Grillo) ma una presa di coscienza collettiva che porterebbe automaticamente a distruggere dalle basi il sistema marcio che ci governa e ci opprime. Finché il sistema marcio resta in piedi, gli uomini nuovi che via via possono fingersi oppositori del vecchio regime, saranno quasi sicuramente nuovi e più furbi manipolatori delle masse. Non abbiamo bisogno di nessun nuovo leader, di nessun nuovo movimento centralizzato, ma di una presa di coscienza collettiva, ovvero di un insieme di persone slegate ed indipendenti che comprendono quello che realemente succede e si regolano di conseguenza, ragionano con la propria testa senza seguire nessun guru e non si fanno incantare dalle parole infuocate di presunti rivoluzionari che chiamano alle rivolte nelle piazze (quasi sempre manipolate dallo stesso sistema che si pretende di abbattere).

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